Pazienti di Campomarino con interventi programmati respinti all’ospedale San Timoteo. E’ quanto denunciano alcuni cittadini tramite il loro sindaco Silvestri che ha contattato il collega di Termoli per chiedere spiegazioni. Il motivo di quello che Roberti in una lettera inviata all’Asrem definisce ‘disguido’ non è chiaro ma sembrerebbe che alla base di tale ‘rinvio’ vi sia la provenienza dei citati pazienti dalla ‘zona rossa’, imposta da ordinanza regionale. Ovviamente si tratta di indiscrezioni e nessuna motivazione ufficiale, ed è proprio per questo che Roberti ha inteso chiedere lumi su quanto accaduto, vista anche la mancanza di un referente sanitario del San Timoteo, su cui il primo inquilino di Palazzo San Francesco torna a fare pressing per la sua nomina.
“In data odierna contattato dal sindaco di Campomarino ing. Pierdonato Silvestri per le vie brevi, sono venuto a conoscenza di una situazione incresciosa che si è creata nel nosocomio di Termoli, dove da due giorni ci sono pazienti di Campomarino a cui non è stato consentito di ricevere le relative prestazioni sanitarie già programmate dall’Asrem.
Con il collega Sindaco di Campomarino, così come per gli altri Sindaci del basso Molise con i quali quotidianamente collaboriamo e cerchiamo di individuare le misure necessarie per affrontare questa gravosa emergenza, prontamente ci siamo attivati per chiarire quello che potrebbe sembrare un “disguido”.
Premesso che da parte della Direzione Sanitaria non è giunta ancora alcuna nota scritta che chiarisca tale “disguido” e per questo attendiamo le dovute risposte, si evidenzia come nonostante i tanti solleciti da me sostenuti, a Termoli ancora non vi è la nomina di un referente sanitario locale con cui interloquire per le relative problematiche, così come rappresentatoci, peraltro, dalle innumerevoli lamentele degli operatori ospedalieri.
Sulla base di tali episodi è facile constatare come chiunque ed in maniera autonoma e spontanea si permette di prendere liberamente decisioni mai autorizzate, vietando immotivatamente l’accesso al nosocomio di Termoli.
E’ del tutto evidente l’improvvisazione e soprattutto la mancanza di un preposto che coordini quotidianamente l’ospedale.
E’ innegabile l’apporto che finora ha ricevuto l’Asrem da parte di questa Amministrazione e per il tramite della struttura di Protezione Civile comunale nella logistica e per garantire la fruibilità del nosocomio di Termoli ai tanti pazienti e cittadini del Basso Molise.
Infatti, a differenza di altri nosocomi regionali, questa Amministrazione comunale ha dotato l’Asrem di personale volontario per fornire e installare tende per il pre-triage, ha inviato mezzi e personale comunale per sistemare gli accessi al poliambulatorio, ha fornito e sta fornendo personale amministrativo per la campagna vaccinale, ha comunicato la disponibilità qualora fosse necessario, di utilizzare anche le strutture comunali, quali palazzetto dello sport per la campagna vaccinale al fine di non affollare lo stesso ospedale San Timoteo.
Da mesi continuo a sollecitare che l’ingresso del San Timoteo, così come organizzato non è adeguato sia per la comunità di Termoli, sia per le tante persone cagionevoli di salute costrette a sostare all’aperto nell’attesa di ricevere le doverose cure.
La richiamo ad una maggiore attenzione per questa area geografa riferita al Basso Molise e ad una più celere azione, affinché le numerose criticità vengano superate nel più breve tempo.
Le ricordo che il nosocomio di Termoli resta a garanzia della salute pubblica dell’intero Basso Molise e per questo sarà mia cura e premura evidenziarle prontamente qualsiasi disservizio, ma altrettanto attendiamo che la Direzione Sanitaria faccia i dovuti accertamenti e ponga in essere le necessarie misure affinché tali episodi non possano più ripetersi“.