Coca e kobret “compagni” di viaggio di 3 giovanissimi, scatta il sequestro. Militari in azione contro spaccio e consumo di droga

Segnalate in tutto sei persone

Non si sono mai interrotti i servizi disposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Bojano per la prevenzione ed il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti in tutta la giurisdizione e nelle aree più sensibili della cittadina matesina. Nel tardo pomeriggio di mercoledì, un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile, nel corso di uno dei numerosi posti di controllo attuati sulle principali arterie statali, intima l’alt ad una autovettura proveniente dall’attigua provincia di Isernia. A bordo dell’utilitaria tre giovani, noti agli operanti, che all’atto del controllo palesano insofferenza, ingenerando ulteriore sospetto alla pattuglia. La perquisizione veicolare e personale non lascia spazio a dubbi, tutti e tre i ragazzi occultavano sulla persona diverse tipologie di sostanze stupefacenti, verosimile approvvigionamento pomeridiano. Suddivisa in diverse dosi veniva recuperata cocaina, eroina/cobret e crack per un valore complessivo di circa 200 euro. Pur non avendo rinvenuto materiali per il confezionamento e/o da taglio, il conducente del veicolo, un 40enne del posto, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Campobasso, in ragione del confezionamento in dosi della tipologia di sostanza e del maggior quantitativo rispetto agli altri, per il quale scattava la segnalazione all’Autorità Prefettizia ex art. 75 D.P.R. 309/90. Nel pomeriggio di martedì, invece, a seguito di una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa di Via Croce, veniva inviata una pattuglia in zona Largo Duomo di Bojano, dove venivano sopresi alcuni giovanissimi del posto. Uno di loro, a seguito di attività perquisitiva, veniva trovato in possesso di stupefacente del tipo marijuana, in modica quantità. Anche per lui la segnalazione alla Prefettura del capoluogo era inevitabile, con il contestuale sequestro della sostanza. Analoga sorte era toccata, non più tardi di lunedì, a due giovani pendolari, originari di Mirandola, cittadina in provincia di Modena, che decidevano di scendere alla Stazione Ferroviaria di Bojano ed immediatamente controllati da una pattuglia in servizio nel largo adiacente all’uscita. I due 40enni, mai notati in zona, venivano identificati ed asserivano essere diretti in zona mare per attività lavorativa. Ricorrendone i presupposti, entrambe venivano perquisiti e trovati in possesso di stupefacente del tipo hashish per un quantitativo di circa 2 grammi a testa.
Sembra essere un’attività che non conosce pandemia, quella della cessione e dell’uso di sostanze stupefacenti, alla quale i Carabinieri del Comando Compagnia di Bojano, da sempre dedicano particolare attenzione, volta a ridurre il rischio corso da giovani e giovanissimi che sembra vogliano ignorare gli effetti di talune sostanze sull’organismo e per la quale la collaborazione dei cittadini e del sistema sociale è fondamentale. Fare sistema, segnalare qualsiasi atteggiamento o soggetto che possa apparire sospetto, è l’invito più volte ribadito dai Carabinieri, mai voltarsi dall’altra parte per evitare che gli altri lo facciano con qualche nostro familiare / conoscente / amico. Il kobret o cobret è l’eroina napoletana dal basso costo e dall’alto rischio. La chiamano “o cobrèt”, un nome che la leggenda metropolitana fa derivare da “cobra”, forse perché ricorda il sinuoso giro a spirale del pericoloso serpente. È una pallina grigiastra che si squaglia con l’accendino posto sotto la carta argentata, mescolandovi un po’ di succo di limone o di acido citrico, e si inala per via orale. A consumarlo sono i giovani e i giovanissimi, allettati dal suo basso costo – una dose può costare quanto l’hashish – e dal fatto che non comporta l’uso della siringa. Anche se l’assunzione per inalazione e non per endovena riduce notevolmente i danni fisici apparenti e il rischio di overdose, il cobret provoca gli stessi effetti degli oppiacei: dà dipendenza, porta tolleranza e violente crisi di astinenza.

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