Il Molise ha perso oltre 13mila residenti nell’ultimo decennio, un decremento che, fra alti e bassi, va avanti dal dopoguerra, con quasi 100mila abitanti in meno in circa 70 anni. A soffrire maggiormente sono le aree interne. Con le emigrazioni e le minori nascite, il Molise registra un tasso di invecchiamento della popolazione maggiore rispetto alla media nazionale. In aumento la presenza di stranieri, così come la forza lavoro grazie alla crescita del numero di persone in cerca di impiego e dell’occupazione femminile. Il livello di disoccupazione è comunque maggiore rispetto al resto d’Italia. Sul rapporto fra uomini e donne nel mercato del lavoro si evidenza un forte squilibrio di genere. Aumenta il livello di alfabetizzazione. Sono tutti dati rilevati dall’Istat e fanno riferimento agli anni 2019 e 2019, nell’ambito del Censimento permanente della popolazione previsto dall’art. 3 della legge 221/2012. La realizzazione del censimento ha comportato un radicale cambiamento di strategia rispetto alla rilevazione diretta, esaustiva e a cadenza decennale su tutti gli individui e tutte le famiglie che ha caratterizzato i censimenti fino al 2011. Il nuovo censimento si basa, infatti, sulla combinazione di rilevazioni campionarie e dati di fonte amministrativa trattati statisticamente, è realizzato ogni anno ed è inserito all’interno del Sistema Integrato dei Registri statistici gestito dall’Istat.
I dati in sintesi.
– La popolazione censita in Molise al 31 dicembre 2019 ammonta a 300.516 unità, con una riduzione di 3.274 abitanti (-10,8 per mille) rispetto all’anno precedente e di 13.144 abitanti (-5,3 per mille in media ogni anno) rispetto al Censimento 2011.
– In merito al 2011 i residenti diminuiscono in entrambe le province. La riduzione è maggiore a Isernia
(-6,0 per mille in media annua). Oltre il 70% dei residenti è concentrato nella provincia di Campobasso dove la densità abitativa nell’arco di otto anni scende da 77,4 a 74,3 abitanti per km2.
– Il comune più popoloso è Campobasso con 48.337 abitanti, quello più piccolo è Castelverrino, in provincia di Isernia, con 104 abitanti.
– La struttura per genere della popolazione residente si caratterizza per una maggiore presenza di donne, sono 152.563, il 50,8% del totale.
– L’età media è 46,7 anni contro i 45,2 dell’Italia. Il confronto con i dati del Censimento 2011 evidenzia un progressivo invecchiamento della popolazione, con ritmi superiori alla media nazionale. Tutte le classi di età sotto i 50 anni vedono diminuire il proprio peso relativo rispetto al 2011.
– Il comune più giovane è Campodipietra, con una età media di 43,3 anni; quello più vecchio è San Biase, entrambi in provincia di Campobasso, dove l’età media è pari a 60,9 anni.
– Nel periodo 2011-2019 la popolazione di cittadinanza straniera è aumentata del 6% in media ogni anno. I cittadini stranieri risultano in crescita in entrambe le province; la variazione percentuale più elevata si registra a Isernia (+6,2% in media annua).
– L’età media degli stranieri è più bassa di 13 anni rispetto a quella degli italiani (34,3 anni contro 47,3 nel 2019). Tra gli stranieri l’indice di dipendenza, ovvero la quota di popolazione in età non lavorativa (con meno di 15 anni o con 65 anni e più) rispetto alle persone in età da lavoro (15-64 anni), è pari al 22,8% mentre tra gli italiani è il 59,3%. Se ci si limita alla componente a carico in età 65 e più, i precedenti valori sono, rispettivamente, 5,8% e 41,7%.
– Nel 2019 oltre la metà (51,5%) degli stranieri residenti in Molise proviene dall’Europa, il 29,7% è originario di un paese africano mentre i cittadini di Asia e America rappresentano, rispettivamente, il 12,4% e il 6,3% del totale. I cittadini rumeni sono il 28,7% del totale degli stranieri residenti e costituiscono la comunità straniera più numerosa, seguiti da marocchini (11,1%) e albanesi (5,9%).
– Il rapporto di genere nella popolazione straniera è eterogeneo rispetto alle varie provenienze. L’incidenza della popolazione femminile prevale tra coloro che provengono dall’America centro- meridionale (66,8%) e dall’Unione europea (63,4%).
– Il 34,6% della popolazione con 9 anni e più ha un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di qualifica professionale, il 16,9% la licenza elementare e il 27,7% la licenza di scuola media. Le persone con un titolo terziario e superiore sono il 15,3%.
– Rispetto al 2011 il peso della presenza degli analfabeti si è quasi dimezzato (dall’1,6% allo 0,9%) e sono diminuiti gli alfabeti privi di titolo di studio (dal 6,9% al 4,7%). Le persone con un titolo universitario e superiore sono aumentate dal 12,2% al 15,3%.
– Tra la popolazione residente di 15 anni e più le forze di lavoro sono 131.218, 2.450 in più rispetto al 2011 (+1,9%). L’incremento delle persone attive sul mercato del lavoro è dovuto alla crescita del numero di persone in cerca di occupazione, nel 2019 sono 21.233, 3.370 in più rispetto al precedente censimento (+18,9%) e all’aumento degli occupati di genere femminile (+0,5%).
– Il tasso di attività è pari al 49,2%, 3,3 punti percentuali in meno rispetto al corrispondente valore dell’Italia; gli occupati rappresentano il 41,2% della popolazione di 15 anni e più contro il 45,6% della media nazionale. Più elevato, invece, il tasso di disoccupazione (16,2% Molise e 13,1% Italia).
– Il mercato del lavoro presenta un forte squilibrio di genere. Il tasso di occupazione maschile è al 50,7%, quasi venti punti più elevato di quello femminile; il tasso di disoccupazione è pari al 13,3% e al 20,2%, rispettivamente per uomini e donne.
Per tutti gli approfondimenti, consultare l’intero censimento scaricando il documento in basso.
Censimento permanente della popolazione_Molise