Il rumore della saracinesca in via Francesco Longano graffia il silenzio di una parte del quartiere nord di Campobasso mentre la maggior parte dei residenti sta dormendo. E’ uno di quei suoni di brevissimi istanti che si sentono in lontananza dal proprio letto quando capita di svegliarsi nella notte per qualche motivo e finiscono per farci compagnia. Carlo Fieramosca osserva per un attimo l’insegna che domina l’ingresso dell’attività, appena illuminata dal lampione alla sua sinistra, prima di entrare: “La Bottega dei Latticini”, la sua creatura, è una ragazzina rispetto ai suoi tanti anni passati a farsi le ossa nell’ambito della produzione artigianale e della vendita nel settore alimentare. E’ la sua famiglia, la stessa che con amore e passione lo segue da circa 12 anni in questo bellissimo progetto che in poco tempo ha conquistato la fiducia e le papille gustative di numerosi campobassani. Una passione tramandata ai figli, che hanno contribuito e reso possibile l’apertura di un secondo punto vendita nel cuore del quartiere Vazzieri, in viale Manzoni.
Sono passate da poco le 3 quando Carlo e i suoi familiari si mettono all’opera. Il latte che arriva ancora caldo dalle stalle di Frosolone e le altre materie prime, tutte di terra molisana, devono essere lavorate a mano per garantire prodotti freschi alla clientela all’apertura del negozio. Non esistono impastatrici nel laboratorio allestito accanto all’ambiente dedicato all’utenza. Oltre alle mani e alle braccia, gli unici macchinari sono quelli finalizzati al riscaldamento del latte. Anche il processo di stagionatura viene portato avanti tutto al naturale. La ricetta dei Fieramosca? Lavorare tanto e massimizzare i propri punti di forza. E’ la stessa ricetta che ha funzionato in un anno difficile come quello dello scoppio della pandemia e che resterà un punto fermo nel 2021, in cui l’emergenza sanitaria, stando alle previsioni, proseguirà ancora per molto. “Anzi – ci spiega uno dei figli, Gianluca – bisogna sempre stare al passo con i tempi”.
Per questo “La Bottega dei Latticini” ha introdotto, già dal periodo del lockdown dell’anno scorso, il servizio a domicilio, che si è rivelato un ottimo strumento per consentire alla clientela costretta in casa per le restrizioni anti Covid o “diffidente”, una volta che le misure sono state allentate, di poter acquistare e fruire dei propri prodotti. Una opzione che, al di là della pandemia, non sarà più abbandonata. D’altronde è difficile, una volta provati, rinunciare al buon sapore dei latticini dei Fieramosca. Dalla ricotta al caciocavallo, dalle trecce alle mozzarelle appassite, l’offerta è variegata e di qualità. Fra cui vanno considerate le varianti, come ad esempio i formaggi tartufati, una vera chicca per chi vuole raddoppiare il piacere abbandonandosi alle tentazioni made in Molise. La fantasia ai Fieramosca non manca; e così eccovi serviti un treccione affumicato, oppure un “morbidello”, formaggio dall’aspetto duro ma che all’interno resta morbidissimo. Solo la vista o il profumo solleticano il palato.
L’estro di questa famiglia di piccoli artigiani del settore caseario, voluta bene e apprezzata per la cordialità e l’accoglienza con cui avvolgono il cliente come l’aroma che arriva dal laboratorio alle narici di chi si trova al di là del bancone (mascherine permettendo), si esalta ancor di più a ridosso delle festività. A Natale “La Bottega dei Latticini”, in linea con il periodo, ha preparato con cura dei propri cesti natalizi, all’interno dei quali spiccava una mozzarella a forma di pandoro. Prossimo appuntamento da non perdere: il caciocavallo pasquale, confezionato come un uovo di cioccolato. Il trucco, insomma, è saper conservare la tradizione innovando in base all’evoluzione del gusto del cliente. I campobassani sono noti per essere di buona forchetta. La concorrenza si fa sentire ma offrendo qualità si è fatto centro nel loro cuore e nel loro stomaco. Negli anni tuttavia molte cose sono cambiate. “Se fino a qualche anno fa la richiesta era più classica, oggi si cercano anche i prodotti particolari”, ci racconta Gianluca. Un esempio? I formaggi col pistacchio, in forte crescita nell’ultimo decennio.
E ancora, la mousse di ricotta dolce. Oppure la figliata, di origini campane, che in passato non si trovava in Molise, composta da un involucro di mozzarella con ciliegina e panna, e che ha trovato un buon riscontro fra i clienti. Inoltre – altro punto di forza de “La Bottega dei Latticini” – può essere proposta senza lattosio, fatta per chi presenta intolleranze, attraverso una lavorazione naturale senza alcun processo invasivo. Lo stesso vale per gli altri prodotti, dai formaggi alle mozzarelle appassite. E’ tutto? No, certo. Perché se c’è una cosa in cui la famiglia Fieramosca viene davvero apprezzata dai clienti, oltre che per la qualità dei loro prodotti e la cordialità, è la pulizia, un servizio considerato d’eccellenza in questo ambito e che assume ancora più valore in tempo di coronavirus. E, si sa, certi dettagli possono fare la differenza prima ancora di addentare una gustosa mozzarella.
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