Oltre il danno, la beffa per i dipendenti Asrem. Agli operatori che ricevono il vaccino viene chiesto, prima di tornare in servizio, di effettuare un test sierologico. È una misura di monitoraggio fondamentale per capire se, dopo l’inoculazione dei sieri anti-Covid, medici e sanitari abbiano effettivamente sviluppato gli anticorpi. L’anomalia, denunciata anche dal consigliere del M5s Angelo Primiani, stava nel fatto che Asrem chiedeva ai suoi stessi dipendenti di pagare i test. Un paradosso che non è stato risolto, ma acuito. Da qualche giorno al Cardarelli non si effettuano più test sierologici. Nonostante siano fondamentali in questa fase, per testare proprio l’efficacia dei vaccini. Forse, ma sono solo indiscrezioni al momento non confermate, sono terminati i reagenti. “Se prima dovevamo pagare 25 euro per i test in azienda, ora ci invitano a farli al Gemelli, dove costano 50 euro”, sarebbe la segnalazione. “Anche se non stiamo parlando di norme di legge violate, è questione di buonsenso”, ha commentato Primiani. “E mi pare che in Asrem non ne abbiano avuto. Anzi, pare proprio che, non avendo intenzione di somministrare gratuitamente i test ai dipendenti, per evitare polemiche abbiano preferito sopprimere il servizio. Se così fosse, sarebbe gravissimo. Allora, per fare luce sulla vicenda e capire le reali motivazioni della decisione, ho depositato una interrogazione in Consiglio regionale. Non vorrei che i riflettori accesi sul Molise stiano annebbiando la vista a chi deve occuparsi della salute dei cittadini”. La situazione ad oggi non è ancora sbloccata.
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