La Corte d’Appello di Bari, sezione Terza, presieduta dal giudice Mattencini, ha confermato la sentenza di assoluzione piena per il pm Fabio Papa e la giornalista Manuela Petescia, imputati per tentata estorsione e concussione e altri reati, respingendo gli appelli della Procura della Repubblica di Bari e della parte civile, l’ex governatore Paolo di Laura Frattura, e condannando quest’ultimo al pagamento delle spese legali in favore di Papa e Petescia. La Procura Generale, all’esito del processo di appello durato due anni, aveva chiesto la condanna degli imputati, difesi dagli avvocati Massimo Romano, Nicolino Cristofaro e Paolo Lanese (in basso). La vicenda riguarda il cosiddetto “ricatto al governatore” che Frattura denunciò anche pubblicamente molti mesi dopo il presunto episodio e che avrebbe riguardato pressioni ricevute durante una cena dall’allora presidente della Regione al fine di scrivere una legge sull’editoria che favorisse una nota emittente locale, pena la conduzione di un’inchiesta giudiziaria a suo carico. L’ex pm di Campobasso e la giornalista hanno sempre respinto le accuse, sostenendo la ricostruzione fantasiosa e calunniosa nei loro confronti.