Emergenza sanitaria, da lunedì operativi i 18 medici venezuelani, in arrivo altri 5 specialisti. “Felici di aiutare i molisani”

Sarano operativi probabilmente da lunedì 22 marzo i 18 medici venezuelani giunti ieri pomeriggio a Campobasso e accolti calorosamente davanti alla sede Asrem di via Petrella. Il tempo di sbrigare tutte le faccende burocratiche, venerdì è prevista la firma dei contratti con l’Azienda Sanitaria per la prestazione di un mese, prorogabile, poi la prossima settimana potranno fornire il proprio contributo nell’ambito dell’emergenza sanitaria, sia nei reparti Covid che in quelli ordinari. La squadra è composta da 8 specialisti e 10 medici di medicina generale e saranno così suddivisi: 11 al Cardarelli di Campobasso (di cui 4 nel reparto di Malattie Infettive, 3 al Pronto Soccorso, una in Pediatria e gli altri nel reparto di Medicina Interna), 4 al Pronto Soccorso del San Timoteo di Termoli (una dermatologa, un medico di medicina generale e due chirurghi) e 3 al Veneziale di Isernia (una gastroenterologa, una otorina e un medico di medicina generale). Altri 5 specialisti sono attesi nei prossimi giorni, la cui collocazione è in fase di selezione. L’arrivo della squadra di medici è stato voluto dall’ex Commissario alla Sanità, Angelo Giustini, e il loro futuro dipenderà dal prossimo responsabile della Struttura commissariale regionale. Attualmente alloggiano presso l’hotel San Giorgio di Campobasso. “Si tratta per la maggior parte di medici che sono in Italia da qualche anno e che non sono riusciti ad essere collocati per motivi burocratici“, ha spiegato Marynellys Tremamunno, giornalista, scrittrice e medico italo-venezuelana, giunta come portavoce della delegazione e responsabile della onlus “Venezuela: la piccola Venezia” che si occupa di aiutare i cittadini italovenezuelani ad integrarsi e risolvere problemi burocratici, come ad esempio il riconoscimento e l’equipollenza dei titoli di studio. “Due di loro hanno già preso parte all’emergenza Covid in Venezuela e si trovavano in Europa da due mesi, rispettivamente in Italia e Portogallo, quando sono stati chiamati per questo progetto – continua Tremamunno. – Il target di età e di esperienza è vario. Si va dai medici molto giovani fino al ‘senior’ specialista, l’oncologo chirurgo, con 45 anni di lavoro alle spalle“. I nuovi arrivati non vedono l’ora di iniziare a fornire il loro contributo a supporto dei molisani. “Sono tutti felici di essere venuti a dare una mano. Hanno pagato viaggio, alloggio e ogni spesa necessaria pur di esserci“.

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