Questa notte, tra sabato 27 e domenica 28 marzo, entra in vigore l’ora legale. Fra le 2 e le 3 gli orologi dovranno essere spostati di un’ora avanti, operazione che per quanto riguarda i dispositivi elettronici e collegati alla rete (pensiamo a computer e smartphone) avverrà tendenzialmente in automatico, mentre per quelli analogici (orologi da parete o da polso tradizionali, ad esempio) toccherà farlo manualmente, prima di andare a dormire o la mattina seguente, a meno che a quell’ora siamo ancora svegli. La “convenzione”, che terminerà domenica 31 ottobre, quando dovremo riportare le lancette indietro, ci “ruberà” un’ora di sonno ma ci regalerà molta luce in più la sera. Nonostante il Parlamento Europeo abbia approvato la proposta di abolizione del passaggio stagionale all’ora estiva a partire dal 2021, l’Italia ha depositato a Bruxelles una richiesta formale per conservare il doppio orario.
Risparmio e disagi da affrontare.
Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, ha reso noto che lo scorso anno, nei sette mesi di ora legale, l’Italia ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 150mila famiglie, con un beneficio economico di 66 milioni di euro e con 205mila tonnellate di Co2 in meno immesse in atmosfera. Il passaggio all’ora legale comporta una serie di piccoli disturbi, per lo più lievi e destinati a sparire in breve tempo. Quelli più frequenti sono legati al sonno. Per abituare l’organismo a questi nuovi ritmi è utile restare il più possibile all’aria aperta, compatibilmente con le restrizioni legate al contenimento della pandemia, perché i raggi solari hanno una importante funzione regolatrice sui nostri ritmi circadiani. Può essere utile anche sfruttare i due giorni del fine settimana per giocare di anticipo e cercare di allinearsi subito al nuovo orario, anticipando il momento di andare a dormire di una mezz’ora. Una sana attività fisica è sempre utile perché migliora l’umore e comporta quella stanchezza che aiuta a prendere sonno. Evitiamo le sostanze eccitanti, come caffè e alcol, e alleggeriamo inizialemente la nostra agenda lavorativa.