A meno di un mese dal suo insediamento, il neo Prefetto di Campobasso, Antonio Cappetta, ha tracciato la strada da seguire nelle prossime settimane e fornito le sue prime impressioni sul Molise in un video incontro con la stampa locale. Originario di Trani e proveniente dalla Prefettura di Benevento, Cappetta ha tenuto innanzitutto a precisare che sarà il Prefetto di tutti. “Prediligerò la mediazione con i sindaci, in quanto espressione dei singoli territori. Ma se un cittadino chiederà di incontrarmi per questioni particolari, sarò aperto a tale possibilità. Inoltre sarò disponibile a confronti continui con associazioni e stampa“. Cappetta, che sta affrontando il suo secondo anno di pandemia in qualità di Prefetto, ha sostenuto di avere avuto una buona impressione sui comportamenti dei molisani. “Ho notato che le persone in generale rispettano le regole, utilizzano la mascherina, rispettano le distanze”. Con l’avvicinarsi delle festività di Pasqua, previsti più controlli. “L’attenzione sarà riposta soprattutto nei punti in cui solitamente c’è maggiore afflusso turistico e ai rientri da fuori regione“.
Primi obiettivi del suo nuovo incarico? “Più che obiettivi parlerei di priorità. Ne ho due. La prima: seguire l’andamento della pandemia, facendo tutto ciò che è in mio potere, soprattutto a livello di coordinamento delle forze di polizia, raccordandomi con tutte le istituzioni coinvolte. La seconda: Sovrintendere alle forze di polizia per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata“. Su quest’ultimo aspetto, chi lo ha preceduto, Maria Guia Federico, ha fatto ricorso alle misure interdittive. “Sì, precisamente 11 in 4 anni“, ha aggiunto Cappetta. “E io proseguirà su questa strada. Saranno incrementati i controlli sui cantieri e nelle società che provengono e hanno legami con territori fortemente interessati da reati connessi alla criminalità organizzata“. Ha già avuto modo di percepire i rischi per il Molise connessi alle infiltrazioni? “Qualcosa già c’è ed è soprattutto riferito al traffico di stupefacenti. Ma soprattutto in questo momento storico il tessuto economico locale è minato dalle infiltrazioni della malavita organizzata che fanno leva sulla crisi economica e finanziaria delle aziende e delle famiglie“. Già da questi primi giorni in Molise, può fare confronti con il suo passato? “Campobasso ha tante analogie con Benevento, probabilmente questo territorio, che ha tante potenzialità, ha bisogno di uno scatto in più per valorizzarsi“.
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