Questa mattina l’assessore all’Ambiente, Simone Cretella, ha incontrato la stampa per parlare dei temi legati alla raccolta differenziata in città e, in particolar modo, alle problematiche riferite al conferimento della plastica negli appositi cassonetti. “Nelle scorse settimane abbiamo monitorato la qualità della raccolta differenziata della plastica, con particolare riferimento a quella proveniente dai cassonetti stradali ancora presenti nelle zone non raggiunte dalla raccolta differenziata porta a porta, ma senza escludere anche quella proveniente dai sistemi di raccolta condominiale o familiare spinta – ha detto l’assessore. – Purtroppo lo scenario che si manifesta presso il centro di raccolta quando i camion compattatori sversano il loro contenuto è desolante. All’interno del carico di quelli che dovrebbero essere imballaggi di plastica riciclabile, si può trovare di tutto: materiali somiglianti alle plastiche ma non per questo riciclabili, come bidoni, bacinelle, grucce per abiti, giocattoli, tavoli e sedie in resina, stendini, fino a materiali che con la plastica non hanno nulla a che vedere, ovvero tubi in gomma, pannolini, pannelli isolanti, tessuti, palloni, paraurti d’auto, canaline elettriche, per arrivare poi ad apparecchiature elettroniche ed altri materiali compositi che assolutamente non vanno conferiti con la plastica.” La mescolanza comporta un notevole aggravio dei costi di sversamento in discarica, questo, ovviamente, a danno di tutta la collettività. Paradossalmente, quella che dovrebbe addirittura essere una possibilità di guadagno si trasforma in ulteriore spesa pubblica, senza calcolare i danni all’ambiente. “È per questo che è stato deciso di chiudere, nelle ultime settimane, lo sportello superiore dei cassonetti ancora presenti in città – ha spiegato Cretella, – lasciando accessibili, così come di norma dovrebbe essere, solo le bocchette tonde che dovrebbero naturalmente selezionare, in funzione della misura, i materiali da conferire all’interno che, pertanto, dovrebbero essere solo gli imballaggi come bottiglie, flaconi, vaschette, sacchetti, barattoli, lattine, impedendo la possibilità di inserimento di materiale ingombrante e non conforme. Non tutto quel che sembra “plastica” va nella plastica – ha sottolineato l’assessore Cretella. – A disposizione di ogni cittadino abbiamo messo anche l’apposita app Junker, scaricabile gratuitamente su ogni dispositivo, che ci aiuta a capire come, dove e quando conferire in maniera corretta ogni rifiuto. La raccolta differenziata è semplicissima ed è un dovere per ogni cittadino. Non dimentichiamo mai che possiamo conferire nella raccolta della plastica soltanto ciò che viene considerato imballaggio. Ciò non significa che secchi e bacinelle debbano andare nel secco residuo. Possono essere portate al centro di raccolta di Santa Maria de Foras, aperto tutte le mattine lunedì al sabato, così da permettere il loro recupero. Inoltre, quando si è in dubbio su dove conferire oggetti e imballaggi, si può consultare oltre alla già citata app Junker, anche il riciclario disponibile sul sito www.seacb.it.” La scelta di chiudere lo sportello superiore dei cassonetti ha però generato lo sconcertante fenomeno dell’aumento dell’abbandono a terra o sopra il cassonetto, se non addirittura nei cassonetti di altri materiali come vetro o carta, di bustoni contenenti plastica, evidentemente ad opera di utenti che una volta raggiunto il cassonetto rinunciano alla semplice operazione di inserire i singoli materiali nelle bocchette, preferendo il più comodo, ma altrettanto incivile abbandono dell’intero sacco. Nella maggior parte dei casi il deposito sulla parte superiore dei cassonetti, occlude le stesse bocchette, inibendo del tutto la possibilità di conferimento anche a quei cittadini più sensibili, costretti il più delle volte a gettare tutto nell’indifferenziato, vanificando l’impegno domestico della differenziazione. “Nell’attesa che i cassonetti stradali vengano rimossi con l’estensione del servizio porta a porta, risulta oggi quanto mai opportuno continuare a lavorare sulla sensibilizzazione dell’utenza – ha ribadito Cretella – alla quale è richiesta la massima collaborazione. Dai primi dati disponibili a seguito della chiusura dei cassonetti emerge una riduzione di oltre il 25% della quantità complessiva di materiale raccolto, ma un notevole e conseguente aumento della frazione di qualità che, in questo modo, può correttamente essere valorizzata ed avviata alla ordinaria filiera del riciclo.”
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