I Carabinieri del Nas di Campobasso hanno egnalato all’Autorità Sanitaria e Amministrativa 4 legali responsabili di altrettante strutture ricettive per anziani, ubicate nella provincia di Campobasso ed Isernia, per aver ospitato anziani in numero superiore a quello autorizzato, peraltro in condizioni di carenze organizzative-assistenziali (numero insufficiente di operatori sanitari, farmaci non conservati correttamente). In una circostanza gli esiti hanno richiesto l’emissione di un provvedimento di chiusura di una casa di riposo ed il trasferimento di 14 anziani ospiti. L’operazione è stata eseguita in concomitanza con le festività pasquali, durante i quali i Nas hanno svolto una intensa campagna di controllo in ambito nazionale finalizzata all’accertamento del rispetto dei livelli di assistenza e di cura presso le strutture socio-sanitarie e ricettive per gli anziani. Il monitoraggio è stato predisposto, d’intesa con il Ministero della Salute, nel periodo festivo durante il quale può registrarsi una riduzione degli operatori dovuta alla fruizione di ferie e riposi lavorativi. Tale elemento può determinare una riduzione del livello di erogazione dei servizi e situazioni di abbandono, le cui conseguenze per gli anziani ospiti possono accentuarsi in relazione all’emergenza sanitaria connessa con il COVID-19. Dal 2 al 6 aprile i Carabinieri NAS hanno ispezionato 337 strutture, tra residenze assistenziali assistite (R.S.A.), case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, individuandone 56 con irregolarità, pari al 17% degli obiettivi oggetto di verifica. Nel corso della vigilanza sono state contestate 16 sanzioni penali e 50 amministrative, principalmente connesse con carenze igieniche e strutturali, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza massima autorizzata, spesso collocati in ambienti eccessivamente ristretti, nonché inosservanza delle misure anti-COVID come la mancata sanificazione periodica e la formazione del personale in materia di prevenzione alla diffusione del contagio. Sono state, altresì, accertate situazioni di minore assistenza delle persone ospitate, riconducibili a un numero insufficiente di operatori per turno di servizio, peraltro, privi di qualifica professionale rispetto alle mansioni richieste. A causa di gravi violazioni accertate, è stata disposta l’immediata chiusura di 4 strutture ricettive, risultate attivate e condotte abusivamente o gravemente deficitarie in materia sanitaria e prive di garanzie per la sicurezza degli ospiti, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio.
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