Il punto vaccinale temporaneo intercomunale di Petrella Tifernina è stato intitolato alla memoria del dottor Mario Di Stefano, medico chirurgo pediatrico, nato nel comune molisano 68 anni fa e deceduto, improvvisamente, lo scorso 26 marzo a Vimercate (MB). Una scelta maturata dal primo cittadino di Petrella Tifernina, Alessandro Amoroso, e condivisa dai sindaci dei comuni coinvolti nel progetto del punto vaccinale (Castellino del Biferno, Matrice e Montagano), concordi nell’omaggiare il grande professionista che per oltre 40 anni ha prestato servizio presso l’ospedale Niguarda di Milano e che proprio recentemente si era speso in prima persona per far sì che la sala “Belvedere” del paese potesse essere adibita a centro di somministrazione vaccinale. «Fin dal primo istante – ha dichiarato il sindaco Amoroso – il dottor Di Stefano si è reso disponibile a compiere qualsiasi azione necessaria al raggiungimento del nostro obiettivo, nel quale credeva fortemente perché convinto dell’indispensabile contributo che una struttura di questo genere avrebbe apportato a beneficio della comunità. A giorni ci avrebbe raggiunto per partecipare, come volontario, alla campagna vaccinale, ma il destino ha scelto per lui una direzione diversa, lasciandoci sconcertati e sinceramente addolorati».
Il dottor Di Stefano è particolarmente noto nell’ambiente medico, non solo per le sue straordinarie doti professionali, ma anche per essersi distinto sul piano umano, partecipando a progetti di cooperazione internazionale che lo hanno condotto in Kosovo e in Kenya per offrire aiuto a chi ne aveva bisogno; non ha lasciato mai soli nemmeno i suoi concittadini d’origine, rendendosi sempre disponibile all’ascolto e alle cure, nonostante i tanti chilometri che lo separavano dal Molise. «Sabato pomeriggio – ha aggiunto il sindaco di Petrella – si è tenuta in paese la messa in suffragio per Mario Di Stefano e proprio nel giorno del rientro delle sue ceneri nella terra natia, è pervenuto il parere favorevole dell’A.S.Re.M. per l’abilitazione della sala “Belvedere” in punto vaccinale temporaneo. Mi piace pensare che questa coincidenza di eventi sia la sua benedizione, l’augurio ai volontari della squadra vaccinale della quale orgogliosamente avrebbe fatto parte, un ultimo saluto d’amore alla sua terra e alle persone che la vivono, affinché questa sciagura chiamata Covid-19 venga debellata definitivamente. Alla sua famiglia giunga l’abbraccio di tutta la nostra comunità»