Giovanissimi, in alcuni casi minorenni, muniti di armi bianche od oggetti atti ad offendere se necessario, disposti a fare qualche chilometro in più e rischiando di essere notati a ridosso dei confini regionali in questo periodo di restrizioni anti Covid pur di andare a pescare in una città relativamente più tranquilla come Campobasso, dove le loro facce non sono note in giro. E’ l’identikit dei ‘topi’ d’auto che nell’ultimo periodo stanno creando disagi e un forte senso di timore in numerosi residenti campobassani, che hanno subito tentativi di furto in alcuni casi andati a segno. Due dei giovani sono stati fermati ieri, grazie al lavoro congiunto di Squadra Mobile e Guardia di Finanza. Uno, 19enne, è stato tratto in arresto e tradotto nel carcere di Lanciano, l’altro, minorenne, è stato denunciato a piede libero. Altri due sarebbero i fuggitivi, ragione per cui gli inquirenti ipotizzano che possa trattarsi di una vera e propria banda dedita ai furti. Nel corso dell’arresto i militari hanno subito la reazione del ragazzo, calci e pugni, e uno di loro è stato anche ferito con un cacciavite.
La ricostruzione dell’episodio.
Personale della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza ha proceduto all’arresto di D’A.N., 19 anni, ed alla denuncia in stato di libertà di un minorenne di 17 anni, entrambi di San Severo, perché colti nella flagranza del reato di rapina impropria e possesso di arnesi atti allo scasso il primo, e di tentato furto in concorso e porto abusivo di oggetti atti ad offendere il secondo. Alle ore 17 circa di ieri pomeriggio, la sala operativa della Questura, a seguito di segnalazione sulla linea 113 da parte di un cittadino campobassano, inviava un equipaggio della Squadra Volante in via XXIV Maggio, perché era stata notata la presenza di alcuni ragazzi che tentavano di rubare una Fiat Cinquecento lì parcheggiata, fornendo le caratteristiche cromatiche. L’equipaggio della Squadra Volante, recatosi prontamente sul posto, veniva informato via radio dall’operatore della Sala Operativa che l’autovettura in questione era stata vista allontanarsi, pertanto gli operatori recatisi in via Colle dell’Orso, giunti all’intersezione con la SS 645, notavano sopraggiungere dal centro cittadino con direzione Foggia, una Fiat Cinquecento avente le stesse caratteristiche di quella precedentemente segnalata, che procedeva a forte velocità, pertanto si lanciavano al suo inseguimento, con l’utilizzo dei dispositivi di segnalazione di emergenza visivi ed acustici, con l’ausilio di una seconda Volante giunta nel contempo. L’inseguimento si protraeva lungo la SS 645, mentre la Sala Operativa diramava le ricerche anche alle altre forze dell’ordine. In tale ottica un equipaggio della Guardia di Finanza della Compagnia di Campobasso, composto da 3 operatori, si posizionava al bivio di Gambatesa, bloccando al suo arrivo l’autovettura rubata, da cui scendeva dal lato guida un ragazzo, che brandiva nella mano destra con atteggiamento intimidatorio un cacciavite, venendo subito accerchiato dai finanzieri e i poliziotti. Il ragazzo si girava intorno e nonostante avesse visto la presenza di personale in uniforme che lo invitava a fermarsi ed a lasciar cadere in terra il cacciavite, per guadagnarsi la fuga lo brandiva nei confronti degli operatori della Guardia di Finanza, colpendo uno dei finanzieri al braccio sinistro, causandogli una ferita guaribile in 14 giorni, mentre altri gli due finanzieri sono stati colpiti con calci e pugni che hanno procurato lesioni guaribili rispettivamente in 10 e 4 giorni. A questo punto il giovane veniva arrestato e condotto in Questura, dove si recava anche la proprietaria dell’autovettura per sporgere denuncia. Si accertava inoltre che l’arrestato non aveva mai conseguito la patente, pertanto gli è stata contestata la relativa sanzione prevista dall’articolo 116 del Codice della strada nonché la violazione della normativa covid-19, per spostamento ingiustificato dal comune di residenza, per una somma complessiva di 5.400 euro. La Fiat Cinquecento è stata sottoposta a sequestro per ulteriori accertamenti, mentre l’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Lanciano, su disposizione del P.M. di turno della locale Procura della Repubblica, Gallucci. Adesso dovrà rispondere del reato di rapina impropria per aver adoperato violenza nei confronti del personale della Guardia di Finanza al fine di procurarsi l’impunità, dopo aver rubato l’autovettura. Nello stesso contesto personale della Squadra Mobile, alla ricerca di eventuali complici dell’arrestato, alle ore 18 intercettava una Fiat 500 vecchio modello di colore azzurro, con a bordo tre giovani, che a tutta velocità attraversava via XXIV Maggio in direzione via Ciccaglione. Nonostante l’intimazione dell’alt, gli stessi si lanciavano in una folle corsa in direzione del centro cittadino, noncuranti delle segnalazioni sonore e visive del personale operante. L’inseguimento proseguiva per via Ciccaglione, via XXV Aprile, via Colitti ove l’auto in questione si fermava bruscamente. A questo punto uscivano due giovani che si davano alla fuga a piedi mentre l’auto proseguiva la sua corsa in direzione di via Mazzini e via Umberto ove veniva finalmente bloccata ed alla sua guida veniva trovato un giovane privo di documenti, condotto in Questura per l’identificazione, dove se ne accertava la minore età. Lo stesso, già gravato da numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, all’esito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico e di due telefoni cellulari, debitamente sequestrati. Veniva inoltre accertata la pregressa conoscenza e la complicità con l’arrestato. Sentito il Sostituto Procuratore presso il Tribunale dei Minori di Campobasso, Rossana Venditti, il ragazzo è stato affidato al padre e denunciato per i reati sopra indicati, mentre l’autovettura è stata sequestrata per ulteriori indagini. Il padre del minore è stato sanzionato per la violazione della normativa Covid-19, per omessa vigilanza sull’ingiustificato spostamento dal comune di residenza del figlio. Il Questore, oltre a complimentarsi personalmente con gli operatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza per il brillante intervento, che non ha comportato effetti negativi per la pubblica incolumità, solo grazie alla professionalità e alla prontezza degli agenti, nonostante i rischi derivanti dalla pericolosa condotta degli indagati, sottolinea come lo stesso sia il risultato della collaborazione, della sinergia e del coordinamento proficuo in atto tra le forze dell’ordine in ambito provinciale. Ha ringraziato il cittadino che ha segnalato il reato sulla linea 113, sottolineando l’importanza dell’attività di controllo del territorio nella prevenzione e repressione dei reati. Conticchio ha formulato gli auguri di pronta guarigione ai militari della Guardia di Finanza, per il tramite del loro Comandante Provinciale, Colonnello Cefalo.