Ore 17.30. Un volo di 30 metri, poi l’impatto al suolo e la morte. E’ il tragico pomeriggio che si è consumato al di sotto del viadotto che attraversa Colle Lame, a Campomarino, dove sono in corso i lavoro di consolidamento del ponte. L’uomo, 60enne, M.T. le iniziali, erano impegnato sul cantiere. Per cause in corso di accertamento ha perso l’equilibrio mentre si trovava sul ponteggio dell’impalcatura, precipitando nel vuoto. Il dramma si sarebbe materializzato sotto gli occhi sbigottiti dei suoi colleghi, che gli hanno prestato immediatamente soccorso, ma l’operaio non dava segni di vita. I medici del 118 e della Misericordia intervenuti sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul cantiere sono intervenuti i Carabinieri e l’Ispettorato del Lavoro. Allertato anche il magistrato. Quasi certamente il cantiere sarà posto sotto sequestro e si aprirà una inchiesta.
Ore 20. Era originario di Jesi (Ancona), sposato e con due figli, l’operaio deceduto questo pomeriggio dopo essere precipitato per circa 30 metri da una impalcatura posta a ridosso di un pilone del viadotto di contrada Colle Lame, a Campomarino, che fa parte del raccordo collegato all’A14. Lavorava per una ditta di Fermo che aveva preso in subappalto i lavori per conto di Autostrade per l’Italia. L’uomo pare che indossasse regolarmente il casco di protezione e avesse l’imbracatura di sicurezza ma qualcosa evidentemente è andato storto e non è escluso che quest’ultima possa non essere stata correttamente indossata o che fosse difettosa. Saranno i Carabinieri a stabilirlo nel corso delle indagini e ad accertare eventuali responsabilità. Il cantiere è stato posto sotto sequestro. Ascoltati altri operai come potenziali testimoni della tragedia. La Procura di Larino ha aperto un fascicolo. Nelle prossime ore non è escluso che possano esserci degli indagati. Una tragica fine, l’ennesima morte bianca, proprio a pochi giorni dalla Festa dei Lavoratori.
(foto generica)