Concluse ieri quattro giornate di addestramento e simulazioni di soccorso in forra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, in diversi torrenti della regione. Le forre sono strette e profonde gole in cui scorrono torrenti con insidiosi salti verticali in cui si generano cascate anche di oltre quaranta metri, ambienti particolarmente ostili e complessi per l’attività di torrentismo, ma soprattutto per chi come il CNSAS è chiamato, quale ente preposto per il soccorso in tali ambienti, ad intervenire e a trarre in salvo persone ferite o semplicemente rimaste bloccate come accaduto ai tre torrentisti la notte di sabato scorso nelle gole del Quirino a Guardiaregia.
Inoltre, la complessità e la severità dell’ambiente, anche in assenza di feriti, rappresenta un pericolo imminente, in quanto, come accaduto sabato notte ai tre malcapitati campobassani iscritti ad una associazione termolese, la presenza dell’acqua di scorrimento a bassa temperatura e le particolari drastiche condizioni ambientali, avevano inevitabilmente innescato una evoluzione del rischio sanitario che, con il passare delle ore, per ipotermia e spossatezza, avrebbe di certo portato ad un esito drammatico per i tre torrentisti, i quali, infatti, sono stati trovati dalle squadre del Soccorso Alpino, allo stremo delle forze fisiche e mentali. Un sistema di soccorso efficiente ed organizzato, con personale tecnico specializzato specificatamente addestrato e dotato di specifico equipaggiamento e idonei presidi ed attrezzature, rappresenta, in caso di incidente, l’unica speranza di salvezza in un ambiente tanto inaccessibile ed ostile.
Il CNSAS, che effettua soccorso tecnico sanitario di emergenza in ambiente impervio ed ostile a supporto del S.E.T. 118, è l’unico ente in grado di intervenire e prestare soccorso in forra. Il suo personale tecnico, infatti, è il solo formato ed addestrato per portare soccorso a feriti o a persone in difficoltà in tale ambiente, mediante particolari tecniche di progressione e recupero in torrente e l’utilizzo di specifici presidi quali la barella a tenuta stagna, in dotazione al CNSAS, appositamente progettata per il soccorso in forra. Tale peculiare formazione ha consentito ai soli tecnici del CNSAS sabato notte di scendere nelle profonde gole del Quirino per la ricerca, il soccorso e il recupero a monte delle gole dei tre torrentisti rimasti bloccati. La rapidità e l’efficacia dell’intervento del CNSAS in forra, ed il supporto fornito all’esterno dagli altri enti presenti sul posto, hanno permesso di trarre in salvo i tre torrentisti scongiurando il peggio.
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