Quella che si è consumata negli ultimi giorni a pochi chilometri da Campobasso, nel piccolo comune di Busso, è una vera e propria strage di cani. Una decina le bestiole, peraltro tutte con una casa e un padrone, che sono rimaste vittime di un’azione deplorevole e meschina, dettata da un odio profondo verso gli animali, probabilmente da parte di un singolo, al momento ignoto. Uccisi da polpette letali, una miscela di veleno per topi e liquido antigelo, iniettata o mischiata con avanzi di cibo, forse carne o pasta. E’ quanto avrebbe scoperto il personale veterinario dopo l’esame dei corpicini pieni di sangue, espulso dal muso dopo i danni causati dal veleno agli organi interni. Disperati i padroni quando hanno visto i loro cani morti o agonizzanti, e si domandano chi possa essere l’autore di un tanto ignobile gesto. Innanzitutto si guarda al luogo. Secondo le prime informazioni, il denominatore comune sarebbe una zona periferica di Busso, dove sarebbero passati i cani-vittime lasciati liberi di girovagare. Ma c’è anche chi sostiene – ipotesi da acclarare – che alcune delle bestiole uccise non si fossero allontanate dall’abitazione dei loro padroni. In paese c’è aria di indignazione e molti ora chiedono giustizia. Uccidere animali per crudeltà o senza necessità è reato ed è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni. Sull’episodio è stata avviata una indagine. “Sono allibito“, commenta il sindaco Michele Palmieri, raggiunto al telefono. “Sia come amministrazione che come comunità siamo molto sensibili agli animali. Abbiamo infatti una convenzione con un canile e accordi con associazioni locali. Sono decine i cani randagi salvati dalla strada, fatti curare e adottare a spese del Comune“. Almeno una delle famiglie che ha subito l’uccisione del proprio cane ha già presentato denuncia ai Carabinieri. “Sono stato io stesso ad invitare a denunciare“, ha continuano Palmieri. “Anche io ho fatto delle indagini, per così dire, personali. Ma non ho idea di chi possa essere stato“. Negli ultimi tempi si sono verificati screzi in paese, magari legati proprio ai cani domestici? “No, non mi risulta. L’ultimo episodio simile si sarà verificato forse 20 anni fa“. (seguono aggiornamenti)
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