Si è svolta oggi a Larino la cerimonia di commemorazione del trentennale della tragica scomparsa del vice brigadiere Antonio Amore, vittima del dovere, originario della cittadina frentana, avvenuta il 31 maggio 1991 in Calabria, sul tratto stradale Palmi-Taurianova, durante un inseguimento ad alta velocità di un veicolo non identificato che non si era fermato all’alt dei baschi verdi. Una santa messa di suffragio presso la cattedrale di Larino, una visita presso il cimitero cittadino con deposizione di una corona ed un incontro con i familiari del finanziere.
Partecipanti, nel rispetto anche delle limitazioni covid-19, tra gli altri, il sindaco di Larino Giuseppe Puchetti, i familiari del vice brigadiere, il comandante regionale Molise della Guardia di Finanza – Generale di Brigata Salvatore Refolo, il comandante provinciale di Campobasso delle Fiamme Gialle – Colonnello Antonello Cefalo, che nell’occasione ha personalmente consegnato, ai familiari, anche una commovente lettera del Comandante generale della Guardia di Finanza, il cappellano militare ed una rappresentanza di finanzieri, sia della tenenza di Larino, la cui caserma è intitolata proprio ad Antonio Amore, sia dei reparti del capoluogo. È stato un momento commemorativo “che è arrivato al cuore del personale” e “al cuore dei ricordi”. Le nuove generazioni delle Fiamme Gialle devono conoscere la storia della Guardia di Finanza ed hanno il doveroso “compito” di tramandarne la memoria di certi valori: quella di oggi, del trentennale, è stata una grandissima occasione. Una ricorrenza sobria, non ultimo per le ristrettezze covid-19, ma fortemente sentita, per ricordare e mantenere sempre vivi gli ideali che hanno ispirato e accompagnato Antonio Amore durante tutto il suo trascorso lavorativo, a partire dal giorno in cui ha giurato fedeltà alla Repubblica, una giornata di memoria per essere “uniti nei valori di riferimento”, tutti in quel motto del Corpo della Guardia di Finanza “nec recisa recedit”, di senso di appartenenza, antiche tradizioni, valori ed emozioni.
Antonio amore è un eroe comune, un finanziere, basco verde, impegnato nelle molteplici attività del corpo, nelle attività connesse al concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, nella vigilanza di obiettivi sensibili, di contrasto ai traffici illeciti, di controllo economico del territorio, un appartenente allo stato e alle istituzioni, tragicamente e prematuramente scomparso nell’adempimento del dovere. Il vice brigadiere, vittima del dovere, Antonio Amore, oggi chiamato, avrebbe risposto, anzi, ha risposto “presente”, perché, per lui, nel ricordo e nel sacrificio, hanno risposto, oggi, “presente”, i colleghi tutti della Guardia di Finanza. Sono trascorsi trent’anni dall’evento che ha causato la scomparsa, a soli 27 anni, del sovrintendente, in quel tragico inseguimento ed è con sincera commozione che la Guardia di Finanza si è idealmente unita, oggi, nel suo ricordo per onorarne la memoria di fedele servitore dello Stato. Il suo sacrificio, assieme a quello di tanti altri finanzieri caduti nell’adempimento del dovere, costituisce, per tutte le Fiamme Gialle, una fulgida testimonianza di abnegata dedizione al servizio