La Procura di Campobasso vuole vederci chiaro sulla morte di una donna campobassana di 66 anni, Maria Gargano, avvenuta nella giornata di ieri in una sala d’attesa all’ingresso dell’istituto di cura Gemelli del capoluogo molisano. La signora era in attesa di una visita prenotata, pare, per problemi alle gambe, quando improvvisamente avrebbe accusato un malore, accasciandosi a terra. Inutili i soccorsi che sono stati immediati. Uno dei medici accorsi in tempi celerissimi ha cercato di rianimarla praticandole il massaggio cardiaco, ma ogni tentativo si è rivelato inutile e i sanitari, alla fine, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso, sotto lo sguardo attonito di altri utenti e di un familiare della donna, presente al momento della tragedia.
I Carabinieri, che portano avanti le indagini, intorno alle 14 di ieri si sono recati presso l’istituto sanitario di Largo Gemelli per notificare il provvedimento di sequestro della salma – disposto dalla Procura, – che è stata trasferita in una cella frigorifera della struttura a disposizione della magistratura. Ciò al fine di decidere se ordinare l’effettuazione dell’esame autoptico. Sembrerebbe, infatti, che il pm Elisa Sabusco voglia accertare, fra le altre cose, se possa esserci un collegamento fra la somministrazione della prima dose del vaccino (Pfizer o Astrazeneca) alla donna – avvenuta meno di un mese fa e che fra pochi giorni avrebbe dovuto completarsi con la seconda dose – e il decesso, che pare possa essere stato causato da un trombo. Ipotesi che si inserisce in un contesto nazionale visto l’episodio che ha sconvolto tutta Italia (e non solo) della ragazza di 18 anni di Sestri Levante (Genova) deceduta alcuni giorni dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca e il conseguente stop dell’inoculazione dello stesso dettato dal Cts alla popolazione al di sotto dei 60 anni.
Di conseguenza la Procura di Campobasso, nella probabile richiesta di autopsia, vorrà sapere dal perito che sarà incaricato se le cause del decesso della donna possano essere collegate all’avvenuta somministrazione del vaccino. Intanto in città sono comparsi i manifesti funebri per esternare il cordoglio ai familiari della 66enne, che gestiva un negozio di pasta al centro di Campobasso. Negli stessi, come da foto, non viene indicata la data del funerale proprio in attesa della decisione della magistratura.
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