Il Ministero dell’Interno vuole vederci chiaro sul trombo riscontrato ad una gamba ad un poliziotto di Riccia 30enne, in servizio al Reparto Mobile di Roma, dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino anti Covid AstraZeneca avvenuto alcune settimane fa in Molise, nel periodo in cui era stato temporaneamente aggregato alle Volanti della Questura di Campobasso, proprio per permettergli di aderire alla campagna vaccinale riservata alle forze dell’ordine. Il giovane agente, Michele P., alcuni giorni dopo aver ricevuto la seconda dose, avrebbe riscontrato un problema alla gamba che si sarebbe acutizzato nei giorni successivi. Una volta rientrato in servizio a Roma, il poliziotto ha evidentemente ritenuto opportuno sottoporsi ad accertamenti. Ricoverato in un ospedale capitolino, i medici gli avrebbero riscontrato un trombo, su cui è stato necessario intervenire. Il 30enne ha ricevuto il trattamento da parte del personale ospedaliero in Rianimazione, da cui è uscito solo nelle scorse. Per fortuna ora sta meglio. Sono in corso verifiche per provare ad appurare se possa esserci un collegamento fra il vaccino e il trombo, su cui ovviamente non c’è certezza. La somministrazione è avvenuta probabilmente prima dello stop da parte del Governo dell’inoculazione di AstraZeneca agli under 60, anche per quanto riguarda le secondi dosi. Il giovane agente, la cui famiglia vive a Riccia, era tornato qualche mese in Molise al fine di completare il ciclo vaccinale, nel frattempo era stato perciò aggregato al Reparto Volanti di Campobasso. (seguono aggiornamenti)
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