La sede distaccata del Comando di Polizia Locale di Campobasso a Piazza Venezia non riaprirà. Almeno per il prossimo futuro. La decisione, presa nelle scorse settimane (leggi articolo qui), sarebbe dovuta al numero di agenti in sottorganico ormai da qualche anno. E’ stato il sindaco Gravina a ribadirlo in Consiglio comunale. Un provvedimento ampiamente criticato dalla cittadinanza e da molti residenti della zona, vista la sua posizione strategica a ridosso del centro, in uno dei punti di ingresso del capoluogo, in una zona sensibile della città. Lo stesso Gravina ha annunciato la partecipazione ad un bando regionale sulla giustizia di prossimità e non è escluso che la sede di piazza Venezia possa essere coinvolta.
La mozione della sinistra bocciata. I dettagli.
È stata bocciata con 9 voti a favore e 19 voti contrari la mozione presentata dai consiglieri Battista, Chierchia, Salvatore e Trivisonno concernente la chiusura della stazione della Polizia Locale di piazza Venezia. “Alla base di quella decisione c’è un problema di disponibilità reali numeriche riferite al personale del corpo di Polizia Municipale – ha spiegato il sindaco Gravina nel suo intervento. – Il comandante Greco conosce problematiche e situazioni del corpo che sta dirigendo con specchiata professionalità da mesi e, tra questi, il numero del personale a sua disposizione. Non dimentichiamo quanto il Covid abbia impegnato la Polizia Locale in modo massiccio in strada soprattutto in questo lungo periodo pandemico e devo ringraziare gli agenti per quanto da loro fatto quotidianamente e per l’impegno messo in campo senza esitazione. La chiusura della stazione di piazza Venezia è una chiusura temporanea – ha aggiunto Gravina – dovuta, come detto, al fatto che l’organico attuale della Polizia Locale non ci consente di tenere aperto un presidio che ha bisogno di altro personale da dislocare negli uffici. A breve – ha poi anticipato il sindaco Gravina – parteciperemo a un bando della Regione Molise, Pon Governance 2014/2020, un bando regionale su base ministeriale, Ministero della Giustizia, che prevede la cosiddetta giustizia di prossimità e ragionandone anche con il comandante ho previsto di poter articolare un tale servizio di prossimità sul territorio cittadino. Si tratta di un programma avviato a livello nazionale, il Molise non aveva ancora risposto ma la settimana scorsa abbiamo avuto una proficua riunione in merito. Il comandante sta intanto cercando di studiare la migliore soluzione possibile tenendo conto delle competenze dei singoli comandi distaccati sul territorio e ciò, credetemi, è indispensabile, altrimenti si perde efficienza nell’azione.”
Ok alla cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.
Il 4 novembre 2021 ricorrerà il centenario della traslazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria. Con la conclusione del primo conflitto mondiale, nel corso del quale avevano perso la vita circa 650mila militari italiani, il Parlamento approvò la legge n.11 agosto 1921, n. 1075, per la sepoltura in Roma, sull’Altare della Patria, della salma di un soldato ignoto caduto in guerra, consentendo così alla popolazione di identificare una persona cara in quel militare sconosciuto. Nel corso degli anni, quel soldato è divenuto simbolo del sacrificio e del valore dei combattenti della prima guerra mondiale e successivamente di tutti i caduti per la Patria. Nel corso del Consiglio Comunale di Campobasso, il capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Antonio Vinciguerra, ha presentato la mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria della Città di Campobasso al Milite Ignoto, proponendo così l’adesione al progetto “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia (1921 – 2021)”. L’iniziativa commemorativa del Gruppo delle Medaglie d’Oro al valor Militare d’Italia è stata sostenuta anche dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) che ha invitato le Amministrazioni comunali ad aderire all’iniziativa. La mozione portata all’attenzione del consiglio comunale dal consigliere Vinciguerra è stata presentata con le firme di diversi consiglieri appartenenti a tutte le forze politiche presenti in consiglio ed è stata approvata all’unanimità, impegnando così il sindaco a conferire la cittadinanza onoraria della Città di Campobasso al Milite Ignoto al fine di dimostrare gratitudine a tutti i caduti per la Patria e riconoscere il Milite Ignoto come cittadino della nostra città, così come di ogni altra città d’Italia. “Abbiamo accolto con grande convinzione l’invito dell’ANCI di aderire al progetto Milite Ignoto, Cittadino d’Italia proposto dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al valor Militare d’Italia. – ha detto il consigliere del MoVimento 5 Stelle, Antonio Vinciguerra – A distanza di un secolo esatto dalla sepoltura del Milite Ignoto presso l’Altare della Patria, infatti, il ricordo delle migliaia di giovani morti durante la prima guerra mondiale potrebbe essersi affievolito. Per questo, concedere la cittadinanza onoraria di Campobasso al Milite Ignoto è un modo di dimostrare la nostra gratitudine a tutti i caduti per la Patria ed è un modo per rinnovare la memoria di tutti i soldati, spesso giovanissimi, che hanno perso la vita per la libertà ed i valori del nostro Paese. Non sapremo mai la provenienza del militare sepolto presso l’Altare della Patria, – ha detto in conclusione Vinciguerra – potrebbe essere veneto, siciliano o molisano, ma da oggi sarà un cittadino onorario di Campobasso e di tutte le altre città d’Italia che hanno aderito al progetto.”
Passa la mozione sulla clausola sociale.
Sono state discusse inoltre un’altra mozione e una proposta di delibera. La prima, a firma dei consiglieri di La Sinistra per Campobasso, Antonio Battista, e del PD, Chierchia, Salvatore e Trivisonno, era relativa all’inserimento della clausola sociale per il mantenimento dell’assetto occupazionale. “Le clausole sociali di cui si parla nella mozione proposta, sono state oggetto di diversi interventi giurisprudenziali in questi ultimi anni, ed è bene averne contezza, a prescindere da tutto, come amministratori. Detto ciò, – ha dichiarato apertamente Gravina – per quello che riguarda le attività di questa Amministrazione già poste in essere e per quelle che verranno attuate anche nei prossimi atti legati a rinnovi di servizi in appalto, le clausole sociali sono già una realtà concreta che stiamo applicando nell’interesse di tutti, lavoratori e cittadini e sarebbe auspicabile che ciò venisse riconosciuto serenamente a chi sta amministrando la città. Queste clausole, lo ribadisco chiaramente, sono già previste per ciò che riguarderà, giusto per fare un esempio, i rinnovi di appalti come quello dei depuratori, del canile municipale, del trasporto pubblico e altri. Votare a favore di una mozione che esprime un’intenzione che già questa amministrazione attua non ci comporta nessun problema, perché su temi che interessano la vita dei lavoratori e delle loro famiglie, quest’amministrazione ha sempre preferito lavorare senza contrapposizioni e sottolineature di merito politico.” La mozione è stata così approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale. Approvata, invece, con 20 voti a favore, 2 contrari e 2 astenuti, l’ultima proposta di delibera, ovvero quella riferita all’affidamento ad “Agenzia Entrate – Riscossione” solo della riscossione coattiva delle entrate tributarie.