Cinque operatori sanitari sono stati iscritti sul registro degli indagati dalla Procura di Larino nell’ambito dell’inchiesta sul neonato deceduto lunedì all’ospedale San Timoteo di Termoli un paio di ore circa dopo il parto. Il sostituto procuratore Marianna Meo, titolare dell’inchiesta, procede per il reato di omicidio colposo. Si tratterebbe al momento di un atto dovuto. Intanto l’autopsia sul corpo del bambino, nato alla 38esima settimana con un parto cesareo programmato, dovrebbe essere eseguita martedì 20 luglio.
Soa: “Se qualcuno ha sbagliato paghi”.
“Asrem e la struttura commisariale del Molise ha ordinato la chiusura momentanea del punto nascita dell ‘ospedale San Timoteo di Termoli in riferimento al decesso di un neonato poco dopo il parto . Paghi se qualcuno ha sbagliato.La sanitá pubblica deve garantire il diritto alla salute.Intanto da un momento di gioia , la mamma e tutta la famiglia si ritrovano in un baratro . Il punto nascita come l’intero Ospedale di Termoli é necessario e fondamentale per tutto il territorio , la sentenza del tar della scorsa primavera ha dato ragione al comitato promotore e ai legali che hanno impugnato i tentativi precedenti di chiusura di asrem e struttura commissariale.La regione in primis, invece di rafforzare la struttura con apparecchiature e personale ha pensato a costruire tendoni e reparti volanti. La cattiva politica porta alla guerra dei poveri , oggi un’altra mamma esce dall’ospedale con il figlio senza vita e altre stanno subendo la nuova chiusura del punto nascita.La situazione vergognosa della sanitá molisana con le sue scelte continua a devastare i diritti fondamentali della gente molisana. Vicini alla famiglia , ai lavoratori onesti della sanità pubblica e a tutte le mamme che stanno subendo. Veritá subito e riapertura immediata e in sicurezza del punto nascita di Termoli”.