Un filo rosso unisce l’Italia e l’Albania: quello della solidarietà. Grazie al sostegno fornito dal molisano Gian Franco Massaro, in qualità di presidente della Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Donatori di Sangue, il Paese balcanico ha compiuto importanti passi in avanti nell’ambito della donazione. Ed è per questo che il numero uno della FIODS e del CSV Molise ha conferito al presidente della Repubblica albanese Ilir Meta la Croce al merito internazionale del sangue, visto l’impegno profuso nel rendere la raccolta volontaria e gratuita. La premiazione è avvenuta sabato scorso a Tirana, in occasione delle celebrazioni del terzo anno dalla fondazione della Blood Donation Alliance. Fu proprio il presidente Meta, il 17 luglio del 2018, a volere l’istituzione di questa alleanza e, tramite il fondamentale apporto della FIODS, l’Albania è riuscita a ottenere risultati ragguardevoli che hanno consentito al Paese, sin dall’estate di quell’anno, di alleviare la grave carenza di sangue che si registra da sempre.
«Sono onorato di essere stato a Tirana – ha dichiarato Massaro, – anche perché il presidente Ilir Meta è uno dei pochi politici al mondo che dà l’anima per la donazione di sangue e io porterò la sua opera in tutto il mondo, anche tra i rappresentanti delle istituzioni che incontro di frequente, perché sia da esempio tra i colleghi e in modo che la donazione diventi sempre di più qualcosa di sentito. L’Albania nel recente passato ha sofferto di una pratica sbagliata: il 70% delle donazioni proveniva da donatori a pagamento, mentre solo il 5% era volontario. Grazie poi alla strategia nazionale del centro trasfusionale, del ministero della Sanità e al contributo indispensabile delle associazioni di volontariato c’è stato un cambio di tendenza. Il presidente Meta è un donatore volontario, ha posto la questione del sangue in cima alla sua agenda e l’Alleanza ha dato un contributo enorme durante la pandemia. Sicuramente è uno dei presidenti più sensibili ed efficienti del pianeta». Massaro, che dal 2011 ha dato un impulso straordinario all’internazionalizzazione della Federazione, nell’occasione ha lanciato una proposta per consolidare il legame con l’Albania. «Come presidente della Federazione rappresento 72 paesi nei cinque continenti – ha spiegato nel suo intervento. – Siamo 24 milioni di soci e raccogliamo 30milioni di unità di sangue. Mi piacerebbe, se il Covid-19 lo permetterà, organizzare l’assemblea della FIODS qui a Tirana il prossimo anno, con la presenza di 40 Paesi di tutto il mondo».