Auto sparite in Molise e mai più ritrovate. Probabilmente finite, dopo essere state abilmente smontate, pezzo per pezzo, in uno dei box ubicati nelle periferie dei comuni di San Severo e Torremaggiore, dove venivano commercializzate anche attraverso canali di vendita online. E’ quanto scoperto dai finanzieri del Comando provinciale di Foggia e da personale della Polizia Locale di San Severo che, su ordine della Procura della Repubblica di Foggia, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale foggiano nei confronti di un 30enne del posto, al quale è stata inoltre contestata l’indebita percezione del reddito di cittadinanza in quanto ha ottenuto in modo fraudolento un sostegno economico di circa 17.000 euro, non dichiarando i propri redditi anche se di provenienza illecita. L’uomo è ritenuto responsabile della compravendita di pezzi di auto di provenienza furtiva e dell’abbandono nelle campagne in agro di San Severo, in particolare in località Spiavento, di scarti di pezzi di auto cannibalizzate. L’inchiesta ha acceso i fari sull’organizzazione di un’attività di compravendita di centinaia di pezzi di ricambio di autovetture di svariate marche e modelli di provenienza furtiva sia in provincia di Foggia che in Molise. Al riguardo, il soggetto gestiva le vendite dei pezzi rubati anche sulla pagina marketplace di un noto social network e su un sito web personalizzato. Le attività di perquisizioni hanno permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro numerosi motori di auto di varie marche con matricola abrasa, altrettante targhe di auto rubate, centraline elettriche prive di etichette e centinaia di pezzi di ricambio di autoveicoli vari di rilevante valore oltre ad un’autovettura rubata nel 2020 non ancora cannibalizzata.
(fonte Foggiatoday)