BOIANO – Un importante furto di rame fu perpetrato qualche mese fa nella zona industriale di Campochiaro. A farne le spese una importante ditta specializzata nella progettazione, costruzione e manutenzione di linee elettriche di media e bassa tensione, cabine elettriche, impianti eolici e fotovoltaici, linee di telecomunicazione in rame e fibre ottiche. Il bottino veniva quantificato in alcuni quintali di cavi di rame (1500 metri avvolti in bobine), buona parte dei quali abbandonati durante la fuga e poi recuperati ed una Fiat Panda parcheggiata nel piazzale dell’azienda. Il sistema di allarme ed antintrusione non era entrato in funzione, ma i Carabinieri intervenuti si mettono subito sulle tracce dei malviventi, che conducono a Giugliano in Campania, luogo ove risultava lampeggiare il segnale del GPS installato sull’autovettura rubata. Il veicolo veniva rinvenuto in buone condizioni e restituito ai legittimi proprietari. Altro elemento che contribuiva ad indirizzare le indagini nella giusta direzione, è stato il rinvenimento di un veicolo, poi dato alle fiamme, operato dai Carabinieri di una Stazione della provincia di Benevento, che nella circostanza, avevano fermato anche due stranieri, gravati da precedenti specifici e trovati in possesso di telefoni cellulari e materiale per lo scasso. L’Autorità Giudiziaria di Campobasso, condividendo le prime risultanze investigative, disponeva l’esecuzione di accertamenti tecnici e incrocio di celle e dati fonia. Proprio tale meticolosa attività esperita dai Carabinieri di Guardiaregia, consentiva di ricostruire una rete di contatti tra i due stranieri dimoranti nel casertano, che già il girono prima erano stati in Campochiaro, per un verosimile sopralluogo per il colpo messo poi a segno la notte seguente, quando i telefoni cellulare vengono spenti a pochi metri dall’obiettivo e riaccesi a distanza di qualche ora. L’attività investigativa prosegue con l’intento di dare un volto agli altri complici della banda, che risponderanno, in concorso con il 26enne ed il 39enne già deferiti, di furto aggravato e possesso di strumenti da scasso.
Trivento. È di tentata ricettazione (Art. 56 – 648 c.p.) l’ipotesi cui dovrà rispondere un 35enne pregiudicato dimorante in San Salvo, individuato dai Carabinieri della Stazione di Trivento e denunciato all’Autorità Giudiziaria di Campobasso. Un 81enne triventino, si reca come di consueto, nel suo appezzamento di terreno per i lavori di coltivazione e lascia l’auto a bordo strada, a vista, e quindi senza chiuderla. A fine giornata lavorativa si accorge che qualcuno aveva rovistato tra i suoi effetti, ma non mancando nulla non avvisa i Carabinieri. Telefonata che invece è costretto a fare qualche giorno dopo, quando si vede contattato dal direttore della sua banca che gli chiede informazioni su un assegno, tratto sul suo conto corrente, che un individuo a loro sconosciuto aveva tentato di negoziare allo sportello della filiale triventina, non riuscendovi per l’accortezza dell’operatore che non ha riconosciuto la firma del traente. È in quel momento che l’anziano realizza il furto patito, infatti si accorge che dal giubbino custodito in auto, manca proprio il suo carnet degli assegni. I Carabinieri della locale Stazione, acquisiscono il video del sistema di videosorveglianza a circuito chiuso dell’istituto di credito e nonostante l’uomo fosse regolarmente munito di mascherina, riescono a notare due particolari salienti della sua andatura e di un tatuaggio. La collaborazione con i Carabinieri della Stazione di San Salvo consente di chiudere il cerchio sul pregiudicato, già gravato da precedenti specifici, che risponderà della tentata ricettazione, fattispecie più grave rispetto al furto dell’effetto che al momento, in assenza di concreti elementi, non gli si può addebitare. Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bojano, Cap. Edgard Pica continua a sottolineare l’importanza delle denunce, ma soprattutto la tempestività delle stesse, solo grazie alla quale si possono avere a disposizione maggiori elementi che consento di perseguire gli illeciti segnalati.