L’Asrem non paga i debiti, gli ufficiali giudiziari sequestrano l’incasso del Cup. Assenti gli amministrativi, arriva il 113

Non è proprio un buon periodo per l’Asrem che dopo i problemi legati alla gestione della pandemia, i bandi per i medici andati deserti, le conseguenze derivanti dalla recenti dimissioni del commissario alla sanità, si ritrova in “casa” anche gli ufficiali giudiziari. Nella tarda mattinata di oggi, intorno alle 14, due ufficiali giudiziari si sono presentati presso gli uffici del Cup – Centro Unico Prenotazioni – dell’ospedale San Timoteo per notificare un mandato di sequestro cautelativo su ordine dell’Autorità Giudiziaria. Non si conoscono, al momento, nè il motivo nè la somma oggetto di sequestro, ma è molto probabile che il provvedimento sia legato ad un contenzioso giudiziario che avrebbe visto l’Azienda sanitaria soccombere. I dipendenti dell’impresa privata che gestisce il Cup, trovandosi di fronte ad una situazione inaspettata e quasi surreale, hanno tentato invano di contattare gli amministrativi Asrem. L’orario scelto dai due funzionari probabilmente è stato dettato dalla opportunità di garantire il sequestro dell’intero importo della somma, dopo un’intera mattinata di incassi, ma anche per non condizionare, durante la stessa mattinata, l’attività dei dirigenti e dei dipendenti. Tuttavia gli amministrativi, forse, erano già fuori dagli uffici e gli ufficiali giudiziari, non vedendo nessuno arrivare nè soluzioni all’orizzonte, dovendo procedere con l’esecuzione del provvedimento, hanno allertato il 113 che ha inviato una pattuglia sul posto. A quel punto i dipendenti del Cup non hanno potuto fare altro che mettersi a disposizione. Sono state aperte le cassette dove è custodito il contante versato dagli utenti per il pagamento del ticket e gli ufficiali giudiziari hanno dato seguito al sequestro dell’incasso. Considerando che molti utenti pagano le prenotazioni con Pos, i dispositivi elettronici non sono stati però portati via, in quanto probabilmente era stata già raggiunta la somma ordinata dall’Autorità Giudiziaria.

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