Arriverà nelle librerie il 12 agosto il libro di Giovanni Mancinone “Molise criminale” con sottotitolo “Quello che gli italiani non sanno su un crocevia di affari, omicidi, armi, droga, terroristi e latitanti” edito da Rubbettino, prezzo di copertina 16 auro. Il libro è un atto d’amore verso il Molise ed è dedicato a quanti, nell’esercizio delle proprie funzioni, hanno sacrificato la loro vita per difendere la democrazia e la legalità. Poco si sa sui contenuti ma si tratterebbe di un viaggio virtuale da Campobasso a Bogotà con fermate a Isernia, Reggio Calabria, Roma, Londra, Parigi e moltissime capitali europee, fino ad arrivare in Argentina, Venezuela e in Colombia, un Paese tristemente famoso per essere stato per anni il paradiso dei trafficanti di droga e del riciclaggio del denaro. Un viaggio virtuale ma in compagnia di personaggi reali.
Episodi tutti documentati da atti giudiziari, processi, condanne e assoluzioni. Storie note e meno note ricostruite, attraverso investigazioni minuziose, da un poliziotto vero, da una brava p.m. e da un giudice sensibile. In prefazione, il contributo di Salvatore Calleri, presidente della Fondazione “Caponnetto” che scrive: “Molti si chiedono con stupore: ma davvero in Molise c’è mafia? Eh sì, proprio in Molise c’è anche la mafia. Leggendo questo libro, si comprende bene la portata di questa presenza. Altri si chiedono ancora: è mai possibile una così vasta attività criminale? Ahimè, a dire il vero non esiste regione d’Italia e d’Europa in cui non si debbano fare i conti con l’attività dei clan mafiosi, naturalmente ognuno con un grado diverso e forme differenti di radicamento. Il problema in sostanza c’è, quindi bisogna conoscerlo e affrontarlo aiutando così il Molise a vaccinarsi dalla mafia…”.