Ore 16. Non c’è pace per la corsa al vaccino prima dell’entrata in vigore, il 6 agosto, del green pass obbligatorio per una serie di attività, sia al chiuso che all’aperto. Da inizio campagna, sono 361.921 le dosi ufficiali somministrate fino a ieri 3 agosto in Molise a diverse categorie e fasce di età (363.570 alle 16 di oggi, dati in aggiornamento), che hanno coperto il 66,65% della popolazione almeno con una dose, mentre il 53,63% ne ha ricevute due (dettagli in basso). Ma rispetto ad oltre un mese fa, le somministrazioni quotidiane sono ormai scese sotto le 3mila dosi e in questo periodo si sono accumulati molti impegni legati al completamento del “ciclo vaccinale” per coloro che avevano già ricevuto la prima convocazione. Le tante persone che ancora non ricevono la prima dose, escludendo i contrari e gli scettici che non si sono prenotati o che lo hanno fatto in netto ritardo, non ci stanno ad attendere ancora, rimanendo esclusi dalla logica del green pass, che potrebbero ottenere solo per 48 ore pagando, ogni volta, un test antigenico. Per il consigliere regionale Angelo Primiani si tratta di “una situazione intollerabile, che espone l’Asrem a possibili contenziosi, che potrebbero gravare sulla tasche della collettività. Cosa ben peggiore è che con la mancata vaccinazione si mette a repentaglio la salute di familiari fragili che non possono essere immunizzati”.
C’è anche una parte di loro, oltre ai “furbetti” che non rispettano l’orario di convocazione, nelle grandi file che si stanno accumulando nei punti vaccinali, sperando che avanzi qualche dose giornaliera che, se non utilizzata, andrebbe distrutta. Caos e tensione che si erano registrati già ieri alla Cittadella dell’Economia a Campobasso – e non era certo la prima volta – si sono ripetuti questa mattina al punto vaccinale dell’ospedale Cardarelli. L’importante, al di là dell’attesa, va sottolineato, è ricevere quanto richiesto per diritto. Ma evidentemente qualcuno ha perso le staffe, forse notando qualche “salto” nella fila. Fatto sta che sul posto sono arrivati i Carabinieri per far tornare la calma. Comunque, in teoria, seguendo gli attuali numeri, ossia circa 2.700 dosi quotidiane, togliendo il 10% (e anche meno) di popolazione contraria al vaccino, ci vorrebbero 18 giorni (e anche meno) per completare le attuali seconde dosi e un mese per tutti gli altri che ancora non ricevono la prima dose. Numeri che però vanno incrociati e che allungherebbero il secondo dato di almeno una settimana, fino a un massimo di ulteriori 30 giorni, facendo immaginare che tra la prima e la seconda metà di settembre tutti avranno ricevuto almeno una dose di vaccino. Sarà così?