Storie che non ti aspetti, probabilmente sconosciute alle nuove generazioni, dimenticate oltre confine. Il piccolo Molise crocevia di affari, omicidi, armi, droga, terroristi e latitanti. Sembra una esagerazione, un tocco di fantasia neanche troppo – anzi per nulla – divertente. Ma è tutto vero. Le carte, le testimonianze, le inchieste parlano, raccontano. Nel presente e nel passato esiste un Molise criminale. Lo ha messo nero su bianco il giornalista Giovanni Mancinone che questo pomeriggio ha presentato il suo libro (editore da Rubettino) in anteprima nazionale a Macchiagodena, nell’ambito del progetto del Comune denominato “Genius Loci. Portami un libro e ti regalo l’anima”.
Una ricostruzione, quasi romanzata, fatta con dovizia di particolari, attraverso i risvolti giudiziari e la voce di personaggi illustri e con la schiena dritta. Presente, a Macchiagodena, anche il sostituto commissario di polizia Mario Luzzi, protagonista di diverse delle indagini riportate nel libro. Ad introdurre la presentazione in piazza Ottavio De Salvio il sindaco Felice Ciccone. “Quante storie poco edificanti nasconde questo piccolo territorio dell’Italia di mezzo che dopo avere trascorso qualche anno in purgatorio, perché cooptato nella lista delle regioni in crescita economica, è stato retrocesso nelle zone dell’inferno del Sud sempre più povero e isolato“, afferma Mancinone. “Un concetto chiaro sul Molise di oggi che affonda le sue radici nel passato“. Quello di Giovanni Mancinone è un libro zeppo di episodi che si susseguono e si intrecciano con il vissuto dei molisani, ma che spesso varcano i confini regionali e nazionali, fino ad arrivare sulle tracce di Salvatore Mancuso Gomez a Bogotà, in Colombia, dove la droga si produce e si commercializza a tonnellate e i soldi vengono spediti altrove per essere riciclati dentro ai borsoni in pelle che personaggi anonimi portano a spasso per il mondo. E può succedere che anche la possibilità di essere intercettati dalle forze dell’ordine diventi un rischio calcolato. Lo hanno messo in evidenza in una importante indagine gli agenti dello SCO (Servizio Centrale Operativo) di Campobasso guidati da un combattivo ispettore di polizia, un sostituto procuratore attento e un giudice rigoroso.
L’indagine partita da Campobasso, è passata per Reggio Calabria ed è arriva a Roma. E dalla capitale, il lavoro silenzioso dei poliziotti, si è sviluppato su molte direttrici: Londra, Madrid e le capitali della Colombia, del Venezuela, dell’Argentina e degli Stati Uniti d’America. Ma attenzione: Molise criminale è un archivio di fatti raccontati in punta di penna sugli episodi di cronaca che si sono verificati in regione: sindaci e avvocati uccisi in circostanze particolari; fabbriche svuotate e femminicidi consumati in modo atroce; l’eolico, i rifiuti e gli affari illegali. E a chi non lo sa, perché non era ancora nato, Mancinone, racconta l’arresto del ministro Tanassi per tangenti e la presenza di Vito Ciancimino a Rotello. Tutto il resto lo scoprirete voi leggendo un libro di cronaca scritto come ai vecchi tempi, forte nei contenuti e rispettoso delle persone e dei minori.
Mancinone, classe ’51, originario di Castelmauro, prima di entrare in Rai, dove ha ricoperto il ruolo di vicecaporedattore nella redazione della Tgr del Molise, firmando centinaia di servizi per il Tg1, il Tg2, il Tg3, Rainews24, Gr1 e Gr2, ha scritto per «l’Unità», «Paese Sera», «Rassegna Sindacale» e «Il Tempo». Ha diretto «Il Chimico Professionista», «Molise Oggi», «Molise Insieme» e altri periodici sia in Molise sia nel Lazio. Nella sua carriera professionale si è occupato dei fatti più scottanti di cronaca che si sono verificati in Molise, prestando molta attenzione alle tematiche sociali e ambientali. Tra le inchieste più importanti arrivate in cronaca, l’Operazione Mosca dei Carabinieri del Ros che ha portato alla scoperta di un traffico di rifiuti industriali provenienti da sette regioni che venivano scaricati sulla costa molisana. Questa attività investigativa è stata la prima in Italia sullo smaltimento illegale di scarti industriali vero e nuovo grande business per la criminalità organizzata.