Il lavoro sommerso in Molise vale 366 milioni di euro, con un tasso di irregolarità pari al 15,2%. È quanto rilevato da un’elaborazione dell’ufficio studi della Cgia di Mestre, che pone il Molise al settimo posto in Italia e che calcola circa 16.500 di occupati non regolari, considerando che nelle cifre rientrerebbero anche le irregolarità parziali.
Il calcolo percentuale rispetto alla popolazione della regione e al totale prodotto colloca il Molise sopra la media nazionale (12,8%). Secondo le stime della Cgia, un italiano su otto toglierebbe dalle casse dello Stato un introito di circa 77,8 miliardi di euro. I settori maggiormente interessati dal fenomeno sono quello dell’agricoltura, dell’edilizia e delle attività artigianali, con livelli diversificati su base regionale
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