I militari della Stazione Carabinieri di Petacciato hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa il 9 settembre dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Larino nei confronti di un 23enne censurato di origini nigeriane. Sul capo dell’uomo pende l’accusa di lesioni personali aggravate e violenza sessuale con recidiva, per le quali il 30 agosto scorso era stato deferito in stato di libertà ai sensi degli articoli 582, 585, 99 e 609 bis del codice penale. Le indagini, svolte dall’Arma sotto la costante ed attenta direzione della Procura della Repubblica di Larino, avevano permesso infatti di individuare il soggetto quale autore materiale di una violenta aggressione perpetrata lo scorso 23 agosto nel sottopasso della stazione ferroviaria di Petacciato. Nella circostanza l’uomo aveva avvicinato una 51enne del luogo e, dopo averla colpita al volto con un pugno, le aveva afferrato con forza le braccia spingendola a terra, palpeggiandola e tentando altresì di congiungersi carnalmente con lei, venendo però fortunatamente indotto alla fuga dalla risoluta reazione della donna. Le indagini avevano inoltre permesso di deferire in stato di libertà un autista di linea 47enne per omissione di soccorso, ai sensi dell’articolo 593 del codice penale, poiché pur assistendo di persona all’evento delittuoso non era intervenuto per interrompere l’aggressione ed aveva anche omesso successivamente di soccorrere la vittima. I militari dell’Arma di Petacciato pertanto, coadiuvati in fase esecutiva da quelli della Stazione Carabinieri di Torino del Sangro, rintracciavano in quel centro e traevano in arresto il 23enne nigeriano che, previa notifica del provvedimento e svolgimento degli adempimenti del caso, veniva tradotto presso la casa circondariale di Foggia, per ivi permanere in regime detentivo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante di Larino. Continua quindi incessante, nell’ambito delle più ampie e mirate direttive del Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso, l’attività di controllo del territorio da parte dei militari della Compagnia di Termoli, finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati con particolare riferimento a quelli di maggiore allarme sociale – tra i quali rientrano a pieno titolo quelli per cui si procede nel caso di specie poiché commessi in danno delle cc.dd. “fasce deboli” – al fine di fornire la massima sicurezza reale possibile ai cittadini ed una sempre maggiore percezione della stessa.
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