Il presidente della Regione Molise, nella sua qualità di commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma 2018, comunica che in data odierna ha emanato il decreto n. 4/2021 con cui ha approvato il “Piano di riparazione/ricostruzione di immobili privati e pubblici e programmazione delle risorse stanziate”. È bene precisare, afferma Toma, che le risorse stanziate sono largamente insufficienti a coprire per intero i danni verificatisi. Vi è, dunque, la necessità di procedere alla distribuzione delle risorse disponibili in base ad un Piano ragionato sulla base dei principi dettati dalla Costituzione e dal D.L. n. 32/2019, decreto che detta le disposizioni relative agli eventi sismici che hanno interessato i comuni della provincia di Campobasso nel 2018. Le risorse saranno destinate, prioritariamente e prevalentemente, alla riparazione/ricostruzione delle abitazioni principali, prevedendo, altresì, che parte dei fondi stanziati vengano destinati alla ricostruzione pubblica, ivi compresi gli edifici ecclesiastici che, oltre a rappresentare un importante patrimonio culturale, hanno un rilievo sociale altrettanto non trascurabile. Pertanto, allo stato dell’arte e salvo successivi aggiustamenti, sarà effettuata una ripartizione delle risorse disponibili tra pubblico e privato nella misura del 20% per il primo e del 80% per il secondo, tenendo conto dell’entità dei danni subiti da ciascun settore, della essenzialità di taluni sevizi e della necessità di assicurare, prioritariamente, la ricostruzione delle abitazioni principali, per consentire il rientro dei residenti nelle proprie abitazioni. A tale scopo è stata emanata l’ordinanza n. 2 del 28/09/2021, che rappresenta il primo passo per l’avvio della ricostruzione degli immobili danneggiati a seguito degli eventi sismici del 16 agosto 2018, siti nei territori dei comuni della provincia di Campobasso, indicati nel D.L. n. 32/2019. L’ordinanza stabilisce le procedure per l’attuazione di interventi su edifici destinati ad abitazione principale, ovvero ad attività produttive – se presenti in edifici residenziali – che hanno riportato danni lievi. L’obiettivo perseguito è quello di consentire, in tempi brevi, il rapido rientro dei residenti nelle proprie abitazioni, nonché la riapertura delle attività commerciali, avviando, in tal modo, un percorso di ricostituzione del tessuto sociale ed economico nelle aree colpite dal sisma.
Sisma 2018, dopo 3 anni approvato il Piano di ricostruzione. L’80% delle risorse destinate ai privati
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