Il 30 settembre a Guglionesi, nella bellissima, e per l’occasione gremitissima, struttura del rinnovato Municipio del paese bassomolisano, quattro associazioni hanno sottoscritto un protocollo di intesa per favorire la formazione della rete del merletto molisano per determinare con forza uno scossone positivo al riconoscimento Unesco della lavorazione del merletto a tombolo, già avanzata sin dal 2016 da una serie di Comuni italiani, con Isernia tra i promotori. L’associazione “Il Merletto di Isernia- L’arte nelle Mani”, l’associazione di promozione sociale “F. Jovine”, la coopertativa “Crezioni Moda a.r.l.”, l’A.P.S. “Un Filo che Unisce”, l’Ufficio del Garante Regionale dei Diritti della persona, proprio con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il merletto considerato, dalla normativa nazionale (L.443/85, art.1 DPR 288/2001) e regionale (L.32/2000), patrimonio culturale e storico, hanno sottoscritto un protocollo con il quale aderire alla “Rete nazionale per la salvaguardia del saper fare l’arte del merletto italiano” e sostenere il progetto di candidatura a patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco.
Nominati i coordinatori del progetto nelle persone di Maurizio Varriano e Pasquale Rufo. All’evento hanno partecipato per l’ampliamento della rete di partenariato, che comprende già circa 35 città italiane e ben 12 estere, l’assessore regionale al Turismo e alla Cultura, Mario Bellotti, sindaco di Guglionesi, Pasquale Corallo, sindaco di Trivento, e Paolo Cirulli, sindaco di Tavenna. I merletti, nelle loro diverse declinazioni territoriali, rappresentano una preziosa e importante forma di artigianato artistico fortemente radicata nella storia e nella cultura dei territori. L’artigianato artistico, come indicato nella Carta Internazionale elaborata dalle associazioni del settore, rappresenta un “elemento basilare dell’economia e della manifattura italiana; un fattore costituente dell’identità, delle tradizioni e della cultura dei luoghi; una componente fondamentale dell’offerta turistica dei nostri territori; una lavorazione creativa/artistica che molto può dare alle giovani generazioni in cerca di una strada professionale e imprenditoriale”.
All’uopo proprio per rafforzare e intensificare i rapporti culturali, di dialogo e di collaborazione tra le diverse realtà comunitarie e istituzionali presenti in Italia con spirito di concordia e cooperazione, in virtù di questi obiettivi, l’assessore regionale alla cultura proporrà di approvare il protocollo in Giunta regionale al fine rendere la Regione Molise partner principale delle azioni da mettere in campo. Soddisfatta la presidentessa dell’associazione isernina, Carmela Iavarone, che non nascondendo l’emozione ha manifestato tutta la sua gioia: “Abbiamo iniziato per combattere la noia dovuta all’isolamento pandemico ed oggi siamo qui, dopo essere stati protagonisti a San Giovanni Rotondo in occasione della ricorrenza della dipartita del Santo da Pietrelcina, poi a Lugano, dopo aver realizzato l’albero a tombolo più grande al tombolo, ispiratrici anche le amiche del “Filo che unisce”, per conclamare la forza della tradizione e la voglia di condividere percorsi per un grande Molise”. Stessa soddisfazione per gli altri firmatari nelle persone di Margherita di Prospero, presidente Arci, Michela Anziano, presidente del “Filo che Unisce”, Giorgio Gagliardi per la cooperativa Creazioni Moda. Vicinanza e fattiva operosità programmatica da parte della parte politica intervenuta. Ancora una volta il Molise ne esce decisamente vincitore.