Il 1 ottobre 2021 è ormai una data storica per Guardialfiera, Agnone e l’intero Molise. Presso l’auditorium dell’ex Gil di via Milano, a Campobasso, si è tenuta la cerimonia ufficiale della nascita del Parco Letterario e del Paesaggio, intitolato allo straordinario letterato Francesco Jovine. Finalmente, dopo un anno di duro lavoro di gruppo, il Molise ha il suo Parco Letterario e del Paesaggio. Un’idea condivisa da amministratori locali, privati, associazioni, di cui partner culturale è la Regione Molise con la Presidenza della Giunta e l’Assessorato regionale al Turismo e alla Cultura. Un Parco che da subito dopo la sua costituzione ha deciso di esportare al di fuori dei confini regionali la cultura e la mirabile scrittura del sommo letterato molisano. “Jovine è davvero poco conosciuto in Molise, apprezzatissimo al di fuori dei suoi confini e persino all’estero. Uno studioso belga ne ha fatto addirittura bandiera nella sua università”, sono state le parole pronunciate con amarezza, ma con fierezza, da Vincenzo Tozzi, sindaco di Guardialfiera, capofila insieme ad Agnone del progetto. “Occorre tornare ad essere centrali e la cultura è il solo veicolo che può catalizzare senza se e senza ma tale concetto”, gli ha fatto eco Daniele Saia, sindaco del comune altomolisano. Un parco a misura di territorio che vede coinvolti i Comuni di cui Jovine ne racconta le storie, le bellezze e le genti nel suo “Viaggio in Molise”. Un Parco che nasce dalla volontà, come si diceva, di due amministrazioni quali quelle di Agnone e Guardialfiera, ma che ha visto, sin da subito, il coinvolgimento e l’adesione, nonché la condivisione, di altre amministrazioni quali Filignano, Petrella Tifernina, Guardiaregia, San Giuliano del Sannio, Campodipietra, Provvidenti, Pietracatella, Pietrabbondante, quali comuni fondatori, e che vede altri Comuni condividere il progetto, insieme ad associazioni e al Centro Studi 2000 “N. Perrazzelli” di Guardialfiera. Un lavoro che da subito ha generato condivisione all’esterno con il gemellaggio sottoscritto a Roma con il Parco Archeologico dell’Appia Antica del direttore Simone Quilici. “E’ un onore essere partecipi del cambiamento culturale ed ideologico di una regione che sconta ataviche condizioni culturali negative e senza decisi costrutti progettuali”, le parole del sindaco di Pietrabbondante, Antonio Di Pasquo, che rappresenta il coordinatore dei sindaci coinvolti insieme al sindaco di Pietracatella, Antonio Tomassone.
Presenti, oltre ai primi cittadini dei comuni fondatori, altre amministrazioni comunali che hanno richiesto l’adesione. Campobasso, con il suo presidente del Consiglio comunale, ha posto l’accento sulle intenzioni di rete che molto spesso vengono disattese determinando condizioni di negatività progettuale. La presenza di tanti sindaci ha spronato il padrone di casa, l’assessore regionale al turismo, nel farsi carico del coordinamento regionale affinché tutto sia decisamente ottimizzato nella certezza della imparzialità e garanzia di riuscita. “Dalle parole ai fatti”, è stato il denominatore comune che ha echeggiato in sala. Le parole salgono come monito, la condivisione è davvero altissima e la musica di Lino Rufo, vicepresidente del neonato Parco Letterario unitamente a Paolo Francesco Tanzi, si fa apprezzare tanto da invitare a scroscianti applausi. Francesca Carnevale, moderatrice e segretaria del Parco, dirige la scaletta e offre la parola prima a Giovanni Di Risio, presidente del Centro Studi di Guardialfiera, per poi far sciorinare memorie passate come pillole di santa saggezza al presidente onorario Vincenzo Di Sabato. Una vera e propria ovazione da parte dei presenti, alla fine del suo straordinario intervento. Sugello della memorabile serata le parole sciorinate con raffinata eloquenza dal professor Alberto Carli dell’Università del Molise. Apprezzata la presenza del presidente dell’Anci Molise, Pompilio Sciulli, che si è reso disponibile ad accogliere proposte e dare l’avvio ad una proficua collaborazione. Le conclusioni sono spettate al presidente del Parco Letterario e del Paesaggio Maurizio Varriano e al presidente nazionale, Stanislao de Marsanich, che visibilmente soddisfatto ha sciorinato i numeri positivi e le intenzioni divenute realtà. “I parchi sono una famiglia che cresce a dismisura grazie alle azioni degli abitanti. Sinergia, partecipazione e attivismo sono le componenti per una riuscita dei progetti. Voi siete tutto questo e la dimostrazione di ciò è la celerità con cui avete abbattuto difficoltà e burocrazia. Ho trovato accoglienza e amicizia tanto da essere a casa mia. Il Molise è davvero splendido e pieno di risorse vere, uniche e decisamente fuori da ogni schema convenzionale. Viva il Molise”, ha affermato il presidente nazionale. “La partecipazione attiva e l’interesse suscitato sono il viatico per far bene”, l’augurio del presidente degli ex Consiglieri Regionali Gasparino Di Lisa. Non sono mancati i saluti e gli auguri dei parlamentari molisani – e non solo – e del direttore del Parco dell’Appia Antica, Simone Quilici, che tenne a battezzo qualche mese fa il gemellaggio culturale tra le due entità, proprio a Roma presso la sede del Parco archeologico, tra i più importanti d’Europa.
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