Il 2 ottobre è stato il giorno del 33esimo compleanno della Giornata Mondiale della Poesia che Guardialfiera tiene stretta a sè come figlia prediletta. Una figlia che negli anni ha dato soddisfazioni e tribolazioni per le vicende legate alla situazione finanziaria, in cui versa il mondo della cultura, dovuta all’indifferenza di un mondo che ormai depaupera il bello per pensare al faceto senza ritegno. Tribolazioni dovute alla scarsa attenzione del mondo della politica che si affaccia sempre meno alla finestra del sapere e sperpera danari pubblici per manifestazioni, che con la cultura hanno a che fare come il due di picche nella scala del poker. Tribolazioni dovute all’isolamento culturale che vive Guardialfiera e l’intera regione e che, da esso, è sempre più difficile uscirne se non con la forza di volontari che si uniscono e declinano l’impossibile per la riuscita di un evento, che ormai è un “cult” mondiale. Questa dormienza, per fortuna, ha perso vigore proprio grazie alla sinergia tra attori di varie regioni italiane quali la Puglia, il Molise, la Basilicata, la Campania, la Sicilia. Il sogno risveglia la vita e come ogni anno l’incontro è apoteosi di convivialità, condivisione, passione, emozioni e tanta amicizia che accresce e si consolida sempre più.
Il 2 ottobre ha parlato Dante, questa volta. La festa, l’incontro, hanno cancellato polemiche ed amarezze e la sala Condedera, finalmente, si è vestita a festa ed ha rinverdito le sue mura con i fasti di tantissimi poeti venuti per festeggiare il Molise ed il sommo poeta. La cultura, anche stavolta, ha vinto sull’indifferenza: “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”, e tutto è tornato sereno verso lidi più “umani”, verso la scalata dall’Inferno al Paradiso senza passare per un Purgatorio troppo pieno di infima debolezza di un uomo che non sa più pensare. Un 33esimo compleanno della Giornata che in contemporanea con “La Sorbona di Parigi”, il “Lido di Venezia”, festeggia l’umana prosa con l’echeggiare del “fato” che rasserena l’onda piena di cuori carichi di tumulto. Sin dalla mattina, essa ha ridato luce alla sala Conedera grazie a Michele D’Aloisio, oriundo guardiese, pittore, incisore, disegnatore e rappresentante dell’Accademia delle Belle Arti, operatore della mostra di pittura, dal titolo “Colori e paesaggi danteschi”, esposta e giudicata da Antonietta Caruso. La sala Conedera, poi, a partire dalle 16, ha finalmente ospitato, nel pieno rispetto delle regole anti covid, i poeti, accolti dal presidente del Centro Studi, Giovanni Di Risio, e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Tozzi. Un programma ricco e variegato ha reso la giornata frizzante, emozionante, poetica. Dai versi della lezione a cura del prof. Giampaolo Colavita dell’Università del Molise, ai poeti ed alle loro composizioni lette dagli attori della compagnia teatrale “I Scapsctrat”.
Ogni componimento ha ottenuto il commento critico a cura del saggista Antonio Crecchia. Soave la dolce musica del cantautore Lino Rufo, che nell’estasiare la foltissima platea, sino alla ovazione decisamente meritata, ha accompagnato momenti di vera commozione sino all’apoteosi di essa in occasione delle assegnazioni di benemerenza, a personaggi molisani che hanno determinato il coinvolgimento culturale di genti mai dome all’indifferenza di essa. Una emozione unica, e da brividi, con qualche lacrima peregrina, che non ha voluto risparmiare i volti di molti partecipanti, si è manifestata al momento del ricordo di chi purtroppo è stato strappato dal mondo terreno troppo presto: l’amico Francesco Giampietri, poeta, scrittore, filosofo venafrano a cui verrà intitolata la Giornata Mondiale della Poesia a partire dal prossimo anno. La presenza della famiglia ha conclamato il ricordo indelebile di un giovane amico che mai potrà essere dimenticato. Altre benemerenze alla sempre verde Antonia Izzi Rufo, scrittrice e poetessa scapolese, ed allo chef Nicola Vizzarri , per i suoi piatti ispiratrici di poesia connessi ad una letteratura da viaggio, che aspira a divenire veicolo di sapiente arte e forza dirompente per le future attività del Centro studi, tra i fondatori del Parco Letterario e del Paesaggio “F. Jovine”. Come ormai consuetudine la conduzione di Maurizio Varriano, quest’anno è stata coadiuvata da una amica di sempre, la poetessa ebolitana Filomena Domini. La manifestazione ha visto il patrocinio morale del Comune di Guardialfiera, dell’associazione “Poesia 2 ottobre Lido di Venezia”, Borghi d’Eccellenza, dell’associazione culturale “Kalé” di San Giovanni Rotondo, presente il presidente poeta Lio Fiorentino, del Comune di Olevano sul Tusciano, presente il delegato alla cultura, anch’egli poeta, Michele Cicatelli, della Fondazione Molise Cultura, della Regione Molise Assessorato Regionale al Turismo e Cultura e la costante collaborazione a supporto del Centro Studi 2000 “N. Perrazzelli”, del centro culturale “Studi Storici Eboli” guidato dal cav. Peppe Barra. Presente la vastese Rachele Lupi, poetessa prodigio vincitrice del premio “De André”.