Tre molisani residenti nell’area frentana sono stati identificati dai Carabinieri di Lanciano e sono accusati del furto di portafogli ai danni dei clienti di alcuni supermercati. Nelle prime ore di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Lanciano, collaborati dai colleghi della Compagnia di Larino competenti per il luogo di residenza degli indagati, hanno dato esecuzione al provvedimento restrittivo a carico di D.B.M. 55enne e B.C. 28enne, sottoponendoli agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni in attesa dell’interrogatorio di garanzia, mentre R.N. 56enne non è stato ancora rintracciato. La tecnica era sempre la stessa. Individuavano la vittima all’interno del supermercato e mentre questa era intenta a prelevare dei prodotti sugli scaffali si avvicinavano al carrello e approfittando della sua disattenzione si impossessavano del portafogli lasciato nella borsa momentaneamente incustodita. Successivamente, si allontanavano a bordo della loro auto, guidata dal palo rimasto all’esterno, e si recavano in altri esercizi pubblici per utilizzare le carte di credito rubate, prima che potessero essere bloccate dalle vittime.
Almeno quattro i casi contestati alla banda, composta da due uomini e una donna, che hanno fruttato un illecito guadagno di oltre 3mila euro. Alle denunce raccolte dai carabinieri di Lanciano lo scorso mese di settembre, sono seguite le indagini che hanno permesso di ricostruire la completa dinamica dei fatti e identificare i soggetti coinvolti, tutti indagati in concorso per furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito. La visione delle immagini delle telecamere ha permesso di risalire al modello e alla relativa targa del veicolo utilizzato dagli stessi per allontanarsi nonché la successiva estrapolazione dei loro tratti ha consentito la definitiva identificazione, anche grazie alla collaborazione dei colleghi della Compagnia di Larino, competente per territorio sulla loro residenza. Il gip del Tribunale di Lanciano, Canosa, su richiesta della locale Procura, ha emesso un’ordinanza di applicazione di misura cautelare agli arresti domiciliari per tutti e tre gli indagati ritenendo la sussistenza di un elevato pericolo di recidiva criminosa desumibile sia dalla gravità dei fatti, sia dalla loro reiterazione in breve arco temporale in luoghi distanti dalla loro abitazione, così da far presumere che gli stessi siano abitualmente dediti al compimento di attività delittuose su tutto il territorio nazionale.