Un’interrogazione e un ordine del Giorno: il consigliere comunale della Lega, Alessandro Pascale, è attivo nella sua attività a Palazzo San Giorgio. “Abbiamo dato modo alla maggioranza pentastellata di poter amministrare senza troppe pressioni, perché c’era un’emergenza sanitaria da gestire e, responsabilmente, le opposizioni hanno consentito al sindaco e alla giunta di poter lavorare focalizzandosi soprattutto sulla pandemia”, afferma Pascale. “Ora, però, non possiamo non far notare ai colleghi del Movimento 5 Stelle, già provati da una inevitabile discesa elettorale e dall’accordo, pur di restare in vita, con gli storici ‘nemici’ del Partito Democratico, come la città di Campobasso stia soffrendo e non poco. I cittadini vogliono risposte e, dopo diversi mesi di lockdown, più o meno restringenti, hanno ritrovato un capoluogo abbandonato a se stesso”. Pascale, in assise civica, porterà un’interrogazione sulla disastrata situazione viaria in contrada San Giovanni in Golfo, zona Cacciapesci. “Un tema, quello del dissesto stradale, su cui già ho più volte sollevato l’attenzione anche per altre zone della città, come contrada Camposarcone, la zona Industriale e le altre contrade della città – ha sottolineato Pascale. – A Campobasso, soprattutto nelle zone periferiche, persiste lo stato di degrado, rispetto al quale le segnalazioni dei cittadini, anche attraverso i social, sono costanti; deterioramento causato sia dagli agenti atmosferici sia dal mancato ripristino dello status quo ante dopo l’apertura di cantieri da parte delle ditte esecutrici dei lavori. E l’arrivo dell’inverno non promette nulla di buono. Già le abbondanti piogge degli ultimi giorni hanno finito di compromettere le situazioni più disastrate. Campobasso è la città capoluogo ed è il biglietto da visita della nostra regione – prosegue Pascale. – Qui parliamo di ordinaria amministrazione, nulla di più, ovvero sicurezza stradale, stese di asfalto laddove necessario e pulizia di curve e cunette”. Pascale preme anche per il ritorno in presenza del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari Permanenti, poiché “la vita politica e amministrativa richiede, anche e soprattutto, il continuo confronto con i cittadini e i dipendenti comunali, quest’ultimi tornati, perlopiù, in presenza già da diverse settimane. Non possiamo più continuare ad amministrare per via telematica – conclude Pascale. – Credo di esprimere la volontà delle opposizioni al completo quando affermo che, sin da subito, vogliamo tornare in presenza dopo diciotto mesi di riunioni in call conference”.
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