“E’ una vergogna, così non campiamo più“: è un grido unanime di protesta quello dei volontari del 118 che questa mattina hanno manifestato davanti alla sede del Consiglio regionale contro il nuovo regolamento del direttore generale Asrem che prevede fra l’altro il taglio del 50% dei rimborsi spesa alle associazioni. “Ciò vuol dire che di tasca nostra dovremmo coprire le spese per fornire un servizio pubblico di prima necessità“, affermano alcuni manifestanti. I rimborsi passerebbero da circa 51 centesimi a 26 centesimi a chilometro percorso. Da eroi dell’emergenza Covid a rottamati il passo, insomma, è stato breve.
In prima linea, senza riposo, in alcuni casi contagiati e ammalati, costretti a casa o in ospedale, senza ricevere un soldo “perché non esiste un’assicurazione per noi“. La rabbia è alle stelle. “Chiediamo rispetto“, aggiungono. Le ambulanze schierate davanti Palazzo D’Aimmo hanno iniziato a suonare all’arrivo del presidente della Regione, nonché commissario ad acta, Donato Toma. Il governatore è rimasto a parlare con i manifestanti, programmando per lunedì 25 ottobre un incontro con una delegazione dei volontari. Inoltre sarà aperto un tavolo di confronto in cui saranno chiamate anche Asrem e Direzione della Salute della Regione.
M5s: “Rivedere regolamento Asrem, gli operatori del 118 vanno coinvolti non abbandonati”.
“Tutelare gli operatori del 118 e scongiurare il taglio ai rimborsi che percepiscono vuol dire riconoscere l’impegno di chi ogni giorno salva vite umane, ma anche salvaguardare la rete sanitaria dell’emergenza-urgenza e addirittura evitare un aggravio di costi per le casse regionali. Il nuovo testo che regola l’affidamento del servizio di trasporto delle emergenze-urgenze, redatto dall’Asrem, va modificato per diversi motivi legati alla sanità, al lavoro e all’economia. Il regolamento, ad esempio, prevede drastici tagli ai rimborsi spese delle associazioni di volontariato. Tagli che riguardano il chilometraggio tra abitazione e postazioni 118, in contrasto con il Codice del Terzo settore; tagli che addirittura costringeranno le associazioni a sobbarcarsi buona parte delle spese per acquistare le ambulanze, ma anche i costi della loro manutenzione e il costo del carburante. Insomma, mentre dopo l’emergenza legata alla pandemia il Governo nazionale ha aumentato i contributi agli Enti del Terzo settore, in Molise si taglia. Ciò offende e mortifica decine di operatori, peggiora la loro condizione di precari e mette a rischio l’intera rete dell’emergenza che in pochi mesi rischia il blocco. Ma questo regolamento è illogico e sbagliato anche per altre considerazioni.
L’attuale Piano operativo sanitario prevede che parte di questa rete si affidi a centri sanitari extraregionali, quindi a fronte di un’area d’intervento ampliata, il servizio di trasporto del 118 va potenziato e non ridotto. Inoltre si aggiungono considerazioni di carattere economico. L’affidamento del servizio alle associazioni consente alla Regione Molise di risparmiare circa 6 milioni di euro. Se infatti l’ente optasse per l’affidamento diretto del servizio ai professionisti spenderebbe molto di più. La Regione deve modificare il regolamento Asrem e adeguarlo alle disposizioni contenute nel Codice del Terzo settore, al contempo avviando un incontro con i vertici dell’Azienda sanitaria e coinvolgendo gli operatori in ogni decisione che li riguarda. È una linea d’intervento che abbiamo condiviso incontrando le associazioni, una linea annunciata in Ufficio di presidenza, scritta all’interno di un ordine del giorno, portata in Consiglio regionale e votata all’unanimità. Ora serve che la Regione faccia la sua parte. Di mezzo, lo ripetiamo, c’è il rischio che le associazioni siano costrette ad abbandonare il servizio di trasporto 118 con tutto ciò che ne comporterebbe per il diritto alla salute dei molisani. E questo, solo a causa di un regolamento firmato dal Direttore Asrem Oreste Florenzano, del quale chiediamo da tempo la sostituzione, alla luce dei risultati nulli che la sua attività alla guida dell’Azienda sanitaria ha registrato finora.“
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