“Avevo voglia di viaggiare quest’estate, allontanarmi da casa, dove sono stata inchiodata per tanto tempo a causa della pandemia. Avevo voglia di tornare in Grecia dove infatti sono andata ad agosto. Ma sono partita prima, a fine giugno, attraverso la scrittura e un grande amore della mia vita, la filosofia, la quale essendo nata nell’Ellade, mi ha consentito di decollare prima, per poi portarmi in giro per il mondo e saltellare avanti e indietro sulla linea del tempo a cercare aria di libertà e difendere la pace”. Così per Adele Fraracci, docente di storia e filosofia al liceo scientifico Romita di Campobasso e autrice, è nata l’idea di “Filosofia è Donna e cosmopolita”, un testo originale nei contenuti e nella struttura presentato sabato scorso nel salotto di “Campagna Letteraria”, il format ideato e voluto da Vincenzo Ferro che mensilmente accende i riflettori su un’anteprima nella consapevolezza che l’economia della conoscenza si cala perfettamente in una location, apparentemente insolita quale la fabbrica, ma in verità assolutamente idonea. “Campagna” intesa come un terreno pronto a ricevere il seme perché germini e dia vita a nuove piante. L’obiettivo è quindi quello di crescere, di appuntamento in appuntamento, di allargare l’orizzonte, attraverso sinergie e confronti, stimoli e riflessioni e di raccogliere di volta in volta la “nuova pianta”. Il libro è un viaggio che parte dall’antica Grecia, dove è nata Filosofia, percorre territori e tempi storici con spirito di scoperta e di avventura, tra dubbi e domande, porta ad interrogarsi e a non dare nulla per scontato e si conclude lì dove è iniziato, in Grecia. Filosofia è catturata nel suo aspetto pratico, intenta a dialogare ad ampio raggio, con respiro profondo e nel segno dell’autenticità della parola da dire e da sapere ascoltare. Percepita al passo con i tempi, Filosofia appare utile per affrontare le tante sfide attuali. Queste ultime, pur presentando il loro tratto nuovo e distintivo, possono essere affrontate con fiducia, nella consapevolezza che ciò che è complesso non per forza è complicato, alcuni interrogativi non sono così nuovi, tanto che qualcuno ha già risposto, alcune strade del passato si ripresentano e possono essere battute con cognizione e creatività. La parola chiave è solidarietà, il libro che fa compagnia per l’intero viaggio è la Costituzione, ma tanti altri illuminano il cammino, il principio indagato è il cosmopolitismo. “Democrazia e costruzione della pace sono gli imperativi di riferimento, terra e cielo i due elementi vitali – racconta l’autrice – Filosofia la bussola che orienta durante l’intero viaggio nell’ idea che la legge ontologica della realtà è che la Storia entra nelle nostre vite, le nostre vite si svolgono nella Storia. Ciò che chiamiamo Caso o Fortuna o Provvidenza o Fato è il dove e quando nasciamo e cresciamo. Perciò – conclude Adele Fraracci – un’ iniezione di memoria storica attraverso Filosofia, che è donna tenace e curiosa, risulta quanto mai appropriata”. Brillante, incalzante, ascensionale il dialogo tra l’autrice e la sua interlocutrice, amica, collega, Antonella Presutti. Insieme hanno dato vita ad un pomeriggio magico, accattivante, emozionante. Coppia assolutamente sintonica che ha condotto un percorso dialogico di grande spessore.
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