È stata inaugurata oggi, nel corso di una cerimonia alla quale ha preso parte anche il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, la sala e punto lettura per i bambini della BiblioMediateca comunale, alla memoria di Sergio Zarrilli, stimato pediatra e figura cardine da oltre 20 anni in regione del programma “Nati per Leggere” , prematuramente scomparso un anno fa. L’intitolazione è stata fortemente voluta dal gruppo dei volontari NpL e accolta dal Comune di Campobasso con la delibera dello scorso 30 agosto. Oggi, insieme alla famiglia e agli amici del compianto dottore, erano presenti alla cerimonia d’intitolazione, il dott. Nunzio Colarocchio, pediatra e referente NpL per il Molise, l’assessore alla Cultura del Comune di Campobasso, Paola Felice, e la presidente dell’ordine degli psicologi del Molise, Alessandra Ruberto.
“Un luogo che preserva e tramanda storie, come questo della BiblioMediaTeca, – ha detto il sindaco Gravina – non poteva non accogliere e ricordare al suo interno la storia di un uomo, come il dottor Zarrilli, per il quale l’attenzione verso i più piccoli e verso le loro famiglie era fatta anche di rapporti umani e non solo esclusivamente professionali, che sono poi quelli che maggiormente restano radicati in chi lo ha conosciuto e lo ricorda ancora oggi per la forza, le idee e il coraggio di portare avanti proposte innovative nell’esclusivo interesse della comunità in cui ha vissuto.”
“Il percorso amministrativo per giungere all’intitolazione oggi di questa sala lettura alla memoria del dottor Zarrilli – ha dichiarato l’assessore Felice – è stato condiviso e condotto, in questi mesi, in modo congiunto da tutti i rappresentanti del Consiglio comunale e dalla Commissione Cultura presieduta dal consigliere Nicola Giannantonio. La proposta giunta da Nati per Leggere Molise al Comune di Campobasso – ha specificato l’assessore – ha trovato un immediato riconoscimento nato da ciò che il dottor Zarrilli ha fatto per stimolare politiche e azioni di sviluppo culturale e sociale dedicate espressamente ai più piccoli e alle loro famiglie. Azioni che meritano di essere ricordate con atti concreti come quello di oggi e con la profonda divulgazione dei progetti che al dottore stavano più a cuore, come per l’appunto quello di Nati per Leggere.”