Criticità, problemi, ma anche obiettivi raggiunti e proposte sul tavolo. E’ stato il senso del convegno “Il problema delle aree interne e la politica regionale” promosso dal comitato spontaneo “Insieme per la Valle del Trigno” con il patrocinio del Comune di Trivento che si è tenuto ieri presso il Centro Polifunzionale di via Marconi. Diversi gli interventi da parte di amministratori e rappresentanti di associazioni – fra cui i sindaci di 6 comuni, – che hanno esposto il loro punto di vista per invertire la rotta dell’irrefrenabile spopolamento. La lontananza dai centri fornitori di servizi essenziali come quelli sanitari (ospedali), da istituti superiori, dalle stazioni della mobilità di collegamento con altre regioni sono problemi che diventano ancora più pesanti quando si fanno i conti con dissesto idrogeologico e viabilità carente. La Trignina, ad esempio, rientra in quest’ultimo aspetto. Secondo il sindaco di Trivento Pasquale Corallo e altri suoi colleghi la Statale “è congestionata e gli incidenti sono all’ordine del giorno”, per cui sarebbe utile potenziarla, magari con un raddoppio di corsia. La Valle del Trigno, inoltre, soffre per motivi infrastrutturali e ora i Comuni devono vedersela anche con un indebitamento nei confronti del Consorzio Industriale di Campobasso-Bojano che i sindaci ritengono ingiusto e per il quale è in corso un contenzioso giudiziario. Lodevole l’iniziativa di cittadini e associazioni come quella di “Un filo che unisce” che grazie alla pratica dell’uncinetto e ai capolavori artigianali prodotti che hanno fatto il giro del web hanno attirato turismo in entrata. “Ma – ha tuttavia sottolineato Corallo – il campanilismo è dannoso e se al posto di fare rete ogni Comune va per la propria strada non usciremo mai da questa situazione”. Ecco perché con il sindaco di Agnone, Daniele Saia, è in corso una collaborazione per gettare le basi di un tavolo tecnico che costituisca una sinergia costante nel tempo. Il progetto SNAI che ha coinvolto 33 Comuni dell’Alto Sannio e che ha sbloccato un finanziamento per circa 10 milioni di euro è l’esempio calzante e la strada giusta da seguire. Fra i prossimi obiettivi l’apertura di due centri diurni per persone autistiche – ad Agnone e Trivento, – una linea di collegamento pullman fra le aree interne (Agnone, Trivento, Frosolone per arrivare fino a Campobasso), una navetta per gli operai molisani che lavorano nell’area industriale di Atessa che oggi, tramite l’attuale trasporto pubblico, vengono lasciati in un punto da cui molti sono costretti a muoversi a piedi, magari percorrendo chilometri, per arrivare presso l’azienda o lo stabilimento dove lavorano.
Aree interne, stop ai campanilismi. Dalle “navette” per gli operai agli interventi infrastrutturali: problemi e proposte dei sindaci
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