Sabato 13 novembre l’Associazione pro Crociati e Trinitari per le Rievocazioni Storiche Molisane insieme al Centro Studi e Ricerca Nundinae di Gravina in Puglia ha organizzato la giornata “I Monforte tra Puglia e Molise” nella suggestiva cornice del borgo di Gravina in Puglia. L’evento ha fatto eco all’iniziativa “Campobasso e il Molise: Terra dei Monforte” promossa nel capoluogo molisano. In questa sede, i due sodalizi hanno firmato un Patto di Amicizia finalizzato a rafforzare i loro rapporti e quelli tra le loro terre di provenienza che, seppur diverse, trovano nella storia alcuni possibili punti di condivisione, in particolare nelle tracce storiche lasciate dalla famiglia Monforte.
In questo fine settimana invece la storica associazione campobassana ha incontrato il centro studi pugliese che ha accolto e guidato la delegazione molisana sulle orme del feudatario Giovanni di Montfort che, nel 1289, ricevette il feudo di Gravina dal Re Carlo II d’Angiò. L’evento gravinese è stato l’ultimo degli appuntamenti in programma nel cartellone “Campobasso Historica – il Rinascimento”, progetto promosso e sostenuto dalla Regione Molise, attraverso l’avviso Turismo è Cultura 2020, in partenariato con il Comune di Campobasso, la Camera di Commercio del Molise e la Confcommercio Molise. Nella mattina di sabato quindi la delegazione di Campobasso è stata coinvolta dall’Associazione di Promozione Sociale Calcarea di Gravina in una visita per approfondimenti storici in alcuni dei luoghi più significativi del borgo antico di Gravina (tra questi la città rupestre e sotterranea).
Nel pomeriggio, invece, la delegazione ha incontrato il Centro Studi e Ricerche Nundinae nella suggestiva sede del Convento di San Sebastiano dove, alla presenza del vicesindaco di Gravina in Puglia Claudia Stimola e di diversi associati di entrambe i sodalizi, è stato siglato il Patto di Amicizia già condiviso la scorsa settimana nel Castello Monforte di Campobasso. A seguire, si è parlato dell’influenza della famiglia Monforte nell’Italia meridionale e della moda in voga in quel periodo storico con gli interventi di Walter Santoro (archeologo e presidente dell’Istituto per gli Studi Storici del Molise – IRESMO), Teresa Carafa (architetto e costumista) ed alcuni componenti dei due associazioni.
Anche in questa occasione, come a Campobasso, grazie all’importante collaborazione e sostegno ottenuto dall’ente nazionale Manifatture Digitali Cinema di Prato, sono stati mostrati al pubblico alcuni costumi originali della serie tv “I Medici” e della fiction “Leonardo”. Dopo le parole di grande apprezzamento dell’avv. Stimola, vicesindaco e assessore alla Cultura di Gravina in Puglia che ha fatto plauso all’associazione campobassana per una così meritoria operazione culturale che punta ad aprire nuovi ed inediti sviluppi di ricerca e di connessione tra i due territori, piena soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Centro Studi e Ricerca Nundinae, prof. Raffaele Ceci, per l’accordo siglato che si pone in continuità al rapporto di collaborazione ed amicizia reciproca già in essere da anni con l’associazione molisana, riconoscendo nella stessa una realtà associativa attualmente tra le più attive e dinamiche nel panorama delle rievocazioni storiche italiane.
Analoghi sentimenti sono stati resi anche dal presidente del sodalizio campobassano, Giuseppe Santoro, che, ringraziando tutto il suo infaticabile staff e gli enti partner di progetto, ha espresso soddisfazione per l’interesse riscontrato non solo da questo appuntamento ma per tutto il progetto Campobasso Historica – il Rinascimento che, nonostante il delicato periodo pandemico, ha registrato un indubbio successo con forte interesse da parte di cittadini, di studiosi e conoscitori del periodo. Il presidente ha inoltre sottolineato l’importanza del patto sottoscritto in Gravina che rappresenta una nuova pietra miliare dalla quale iniziare con un percorso di studio ed approfondimenti sulle possibili connessioni storiche tra i due territori, un atto, questo, che consolida ed amplia la rete di continue collaborazioni a livello nazionale che l’associazione campobassana sta portando avanti in questi anni e che dà lustro al Molise nel panorama storico, culturale e rievocativo italiano.