Un’occasione da 530 milioni di euro per il Molise. Priorità a 4 settori: infrastrutture, scuole, salute e lavoro. E’ quanto sostenuto dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nel corso della quarta tappa di “Italiadomani – Dialoghi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza”, evento promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri che si è tenuto oggi a Campobasso, presso l’Aula Magna dell’Unimol. “Questa non è una occasione solo per le grandi città”, ha aggiunto.
“Per questo siamo partiti dal Mezzogiorno, dalle aree interne. Certo, ci sono risorse, ma queste sono uno strumento, la cosa importante è l’assunzione di responsabilità che tutti stiamo facendo nei confronti dei nostri figli. Tutti siamo responsabili della trasformazione del Paese”. All’evento hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Regione Donato Toma, il sindaco di Campobasso Roberto Gravina e il rettore dell’Ateneo Luca Brunese.
“Sulla scuola abbiamo fatto una scelta di fondo: siamo partiti dagli asili nido. Non è mai stato fatto un investimento di queste dimensioni sugli asili nido. Ma un segnale importante lo abbiamo dato anche sulla scuola dell’infanzia. Questo significa permettere a tutti i bambini del nostro Paese di avere le stesse opportunità. Vuole dire anche recuperare oggettivamente le differenze che ci sono tra nord e sud e dall’altra parte la centralità delle aree interne e del sud, quindi una rinnovata voglia e capacità di ricomporre il Paese”. Poi ha ribadito le priorità. “Sull’intero volume di investimento, oltre 530 milioni di euro sono disponibili per il Molise su tutti i programmi, essenzialmente per infrastrutture, istruzione, salute e il lavoro. Per quanto riguarda l’istruzione, 118 milioni sono disponibili sui bandi che abbiamo lanciato l’altra sera”.
Presentato il progetto Pinqua del Comune di Campobasso.
Nell’Aula Magna dell’Università degli Studi del Molise, a Campobasso, si è tenuta la quarta tappa di “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, un ciclo di incontri promossi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha come obiettivo quello di comunicare e confrontarsi sui contenuti e sulle opportunità del PNRR che riguardano i diversi territori. A tenere vivo il dialogo in Aula Magna, dopo il saluto iniziale del presidente della Regione Molise, Donato Toma, hanno provveduto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Molise, professor Luca Brunese e il giornalista dell’Ansa, Luca Prosperi. Il tutto è stato moderato dalla dottoressa Simonetta Nardin di Palazzo Chigi. “I sindaci, le istituzioni, i territori e le associazioni che vi operano e li rappresentano, sono i motori del PNRR e la giornata di confronto organizzata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Comune di Campobasso, l’Università degli Studi del Molise e la Prefettura di Campobasso, con il ministro Bianchi è servita a evidenziarlo e a rendere ancora più visibili i propositi di sviluppo condiviso per i quali, tutto il Molise, è pronto a spendersi.”
Il sindaco Gravina ha anche parlato ed illustrato il progetto presentato dall’Amministrazione comunale di Campobasso e risultato vincente con il PINQUA, per una cifra di 15 milioni di euro, che rientra già di diritto nei progetti finanziabili dal PNRR. “La salute e la sanità sono alcuni degli altri assi fondamentali degli investimenti del PNRR – ha aggiunto Gravina – che proprio per questo può essere, ancor di più, un’opportunità che assolutamente il nostro territorio non deve farsi scappare, per migliorare la qualità dei servizi e, di conseguenza, la qualità di vita degli abitanti della nostra regione.” Sempre per quanto riguarda le prime azioni del PNRR a livello nazionale, va ricordato che sono stati pubblicati il 30 novembre i primi bandi del PNRR relativi all’istruzione, che destinano a livello nazionale 5,2 miliardi (un terzo dei complessivi 17,59 previsti nel PNRR per quest’ambito) alla realizzazione e messa in sicurezza di asili nido e scuole per l’infanzia, per la costruzione di scuole innovative, per l’incremento di mense e palestre, per la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico. Alle regioni del Sud, Molise compreso, sarà destinata una quota di finanziamenti che oscillerà tra il 40 e il 57 per cento circa del totale, con in più una specifica clausola di salvaguardia: se qualche Regione meridionale non riuscirà ad assorbire tutte le cifre disponibili, il residuo sarà comunque redistribuito al Sud.