Il Tar Molise ha respinto la richiesta di sospensiva di comitati, sindaci e partiti (in tutto 10 ricorrenti) contro il Programma operativo sanitario (Pos) 2019-21. “Ritenuta l’insussistenza del dedotto danno grave e irreparabile – si legge sull’ordinanza dell’azione legale del Comitato San Timoteo di Termoli. L’atto impugnato ha natura solo programmatoria e non possiede una concreta e immediata efficacia lesiva degli interessi della parte ricorrente. Considerato che soltanto con l’eventuale adozione dei provvedimenti attuativi dell’atto programmatorio potrà essere eventualmente riscontrata, in concreto, una portata lesiva del Pos, la quale allo stato si presenta, invece, non attuale ma solo meramente potenziale”. Per il presidente del Comitato San Timoteo, Nicola Felice, l’amarezza per tale decisione c’è. “Ci si aspettava un esito diverso – ha dichiarato all’Ansa. – Quello che allarma di più noi sono gli accordi di collaborazione dell’Asrem con Vasto e Lanciano in quanto metterebbero in difficoltà i reparti del Basso molise. Ciò rappresenterebbe una penalizzazione. Da parte nostra, abbiamo sempre sostenuto che la soluzione deve essere politica. Proprio in virtù della posizione del Presidente Toma, anche commissario alla sanità in Molise, la battaglia è assolutamente politica”. Felice invita i 33 sindaci del Basso Molise, rappresentanti di oltre 100mila abitanti, a interventi forti e atti incisivi. “Come comitato riprenderemo da subito l’iniziativa di una riaggregazione di alcuni comuni della fascia costiera molisana all’Abruzzo. Inizieremo la raccolta di firme per indire un referendum per aggregare un’area della costa molisana ad un’altra area territoriale”. (fonte Ansa)
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