“Un progetto di qualità nasce dalla collaborazione tra professionisti e stazioni appaltanti”. Non ha dubbi Alessandro Izzi, presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Campobasso, nel commentare positivamente l’esito dell’azione messa in campo dal Consiglio e dalla neo Commissione Lavori pubblici per la modifica di alcuni bandi. In particolare si tratta di due avvisi pubblici della Provincia di Campobasso per l’affidamento del servizio di ingegneria ed architettura dei lavori di realizzazione del nuovo polo scolastico “E. Maiorana” di Termoli Itis – Liceo artistico e del nuovo polo scolastico “S. Pertini” di Campobasso e di un bando del Comune di Campobasso per l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva ed esecutiva per la riqualificazione e la rifunzionalizzazione del terminal autobus del capoluogo. L’Ordine è intervenuto sull’iter procedurale di gara evidenziando una serie di criticità e problematiche che avrebbero condizionato negativamente la specifica professionalità dei team di progettazione incidendo, di conseguenza, sulla qualità dei progetti. Tra le attività svolte dal nuovo Consiglio dell’Ordine professionale nei primi sei mesi di lavoro assumono rilevanza, infatti, il monitoraggio delle procedure di affidamento dei servizi tecnici e una serie di azioni volte a garantire la centralità del progetto quale elemento essenziale per garantire la realizzazione di opere utili alla collettività nel rispetto dei tempi e dei costi. “Siamo soddisfatti – afferma il presidente – del piccolo ma importante risultato ottenuto che ha comportato la nuova pubblicazione dei due bandi della Provincia che ha recepito favorevolmente le nostre osservazioni. Anche per il servizio di riqualificazione del terminal bus, il Comune di Campobasso ha accolto parzialmente i nostri rilievi, modificando il bando, ma lasciando inalterata la possibilità di partecipazione della gran parte dei professionisti locali. Sono fermamente convinto – precisa Izzi – che, solo promuovendo un’azione sinergica tra gli Enti e il mondo delle professioni tecniche, si possa restituire centralità ai processi di trasformazione dei territori, garantendo progetti qualitativamente rilevanti nel rispetto delle procedure previste dalle normative di settore”. Il presidente dell’Ordine degli architetti, in vista delle nuove sfide legate anche alle azioni e ai bandi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, invita le Istituzioni e tutti gli attori coinvolti ad una più salda intesa operativa, con l’obiettivo comune di valorizzare le occasioni e le opportunità future che l’Ordine è già pronto ad affrontare.
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