Da oggi entrano in vigore alcune delle novità previste dal nuovo decreto legge che di fatto costituiscono ulteriori restrizioni per chi non vuole vaccinarsi contro il Covid-19, mentre altre sono previste nelle prossime settimane.
Obbligo vaccinale per gli over 50.
Con l’entrata in vigore dell’ultimo decreto, è scattato l’obbligo di vaccino per tutti gli over 50 residenti in Italia, italiani e stranieri, ad eccezione di coloro che sono esentati per motivi di salute. Per chi è guarito dal Covid, l’obbligo scatta entro massimo sei mesi dalla data di guarigione. L’obbligo vale fino al 15 giugno e riguarda anche tutti coloro che entro quella data compiranno 50 anni. I lavoratori pubblici e privati, compresi quelli in ambito giudiziario e i magistrati, che hanno compiuto i 50 anni dovranno esibire al lavoro il Super Green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid. Chi non lo farà non riceverà lo stipendio ma conserverà il posto di lavoro. L’accesso ai luoghi di lavoro senza certificato che attesti vaccino o guarigione è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1.500 euro.
Allargato l’obbligo del Super Green Pass.
Il Super Green pass sarà obbligatorio praticamente ovunque, tranne che nei negozi e per i servizi essenziali. E’ previsto dunque per salire su treni, bus, metro e tutti gli altri mezzi di trasporto, mangiare nei locali all’aperto (oltre che in quelli al chiuso, come già previsto), per entrare in alberghi, andare a fiere, impianti sciistici e altri luoghi di socialità e svago.
Prossime tappe: Green pass base per recarsi da parrucchieri ed estetisti, ma anche negli uffici pubblici e nelle attività commerciali.
Dal 20 gennaio scatta l’obbligo di aver il green pass base (quindi ottenibile anche con un tampone con esito negativo) per accedere ai servizi alla persona, come barbieri, parrucchieri, estetisti, mentre dal 1 febbraio sarà necessario anche per accedere a qualunque ufficio pubblico o a servizi postali, bancari e finanziari, e alle attività commerciali. Si potrà accedere senza (secondo quanto indicato dalla bozza del decreto) solo ai servizi per il soddisfacimento “di esigenze essenziali e primari della persona”.
Dal 10 gennaio la dose booster si può fare anche dopo 4 mesi.
I tempi per la somministrazione della cosiddetta dose booster diventano più brevi: sarà possibile riceverlo già dopo 4 mesi, anziché 5. Ma non si tratta di tempi obbligatori.