La Regione tenta il “blitz” per vendere l’ex Roxy e bypassa il Comune, Gravina: “Peserà sulle tasche dei molisani”

Nei giorni scorsi si sono diffuse e sono trapelate notizie riguardanti ciò che la Regione Molise ha in mente di fare per l’area dell’ex Roxy, posta nel centro del capoluogo di regione: vendere di fatto l’edificio, ormai abbandonato da anni, ad un gruppo campano attivo nel campo dell’edilizia, la Matigroup (con sede a Salerno), al fine di far realizzare – a spese dell’azienda – la nuova sede della Regione, che poi pagherebbe un canone di locazione. Notizie che hanno portato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, a nome della città, a chiedere nuovamente, come già fatto in passato, un chiarimento ufficiale su questo tema. “La città di Campobasso e con essa l’Amministrazione comunale, ha avuto modo di conoscere solo in modo indiretto ciò che la Regione Molise pare avere in animo di portare avanti in relazione all’area del Roxy – ha dichiarato il sindaco Gravina. – Ci stupiamo come Amministrazione Comunale, ma con noi si stupisce ancor più l’intera città di Campobasso di come, senza alcun motivo logico, non si sia voluto condividere nulla di queste intenzioni né con la parte che amministra il capoluogo di regione né tantomeno con la cittadinanza che vive e chiede da anni chiarezza alla Regione Molise sugli intenti e le destinazioni previste per quell’area posta nel cuore della città. Quel poco che si è riusciti a sapere su ciò che la Regione Molise, attraverso l’ennesimo progetto di finanza, intende calare dall’alto, senza alcun confronto o anche solo informazione diretta con la città capoluogo di regione e i suoi abitanti, si è riusciti a saperlo solo grazie a precise e continue richieste portate nell’aula del Consiglio regionale dai consiglieri del MoVimento 5 Stelle, in special modo, dal nostro consigliere Fabio De Chirico. Come Amministrazione comunale abbiamo sempre manifestato apertamente una volontà di confronto e collaborazione con la Regione Molise su un tema che tocca lo sviluppo urbanistico, quello sociale e quello economico. Non abbiamo preconcetti di ordine politico quando si parla del bene della nostra collettività e per questo, ancor di più, ci stupisce questo modo di operare dell’Amministrazione regionale verso la città. Ci stupisce – ha rimarcato Gravina – che con la mole di finanziamenti pubblici ottenibili in questo periodo e messi in circolo dal Governo in questo particolare periodo storico, la Regione Molise non sia riuscita a immaginare null’altro che l’ennesimo progetto di finanza, che consegnerà, di fatto, ad un privato un luogo pubblico, incidendo tutt’altro che positivamente sulle finanze regionali. Infatti, – ha spiegato Gravina – si tratterà pur sempre di un’operazione che si prospetta come un’ulteriore attività che prevederà un lungo contratto per il quale la Regione pagherà un canone per 20/30 anni, remunerando il privato come se si trattasse di un affitto, l’ennesimo, senza contare il costo dei parcheggi, probabilmente più elevati di quelli comunali. Quando, – ha detto in conclusione il sindaco Gravina – sin dai primi tempi dell’insediamento della nostra Amministrazione a Palazzo San Giorgio, a seguito anche di sopralluoghi effettuati congiuntamente con le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, richiedemmo e ottenemmo quantomeno una prima operazione di messa in sicurezza dell’edificio dell’ex Roxy da parte dell’ente proprietario, auspicammo che la stessa Regione dialogasse con la città per giungere ad una decisione definitiva su come intervenire in maniera risolutiva sulla struttura e sull’intera area. Non lascia di certo sereni e indifferenti i campobassani, la circostanza che da allora, da circa 3 anni, si parli solo di uno o più fantomatici progetti di cui ancor oggi si continua a non sapere nulla o quasi.”

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