Nel corso di diversi controlli effettuati dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Termoli, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino, per il reato di ricettazione, un 28enne imprenditore agricolo del posto. In particolare i militari, durante un controllo d’iniziativa effettuato presso l’azienda dello stesso sita a Campomarino, hanno rinvenuto una macchina agricola tipo sollevatore telescopico apparsa sospetta, in quanto risultata di proprietà di una ditta con sede legale nel Comune di Modugno (BA). Nel corso dei successivi accertamenti del caso, gli iniziali sospetti si rivelavano pienamente fondati, poiché emergeva che il veicolo era da ricercare in quanto oggetto di furto, perpetrato a Molfetta (BA) e denunciato il 2 dicembre 2020 presso la Stazione Carabinieri competente per territorio dall’amministratore delegato della società intestataria del mezzo rinvenuto. Nella circostanza le verifiche venivano estese all’intera azienda agricola facente capo al 28enne, sottoponendo a controllo ulteriori sei mezzi agricoli e numerose attrezzature da lavoro, risultati però tutti legittimamente detenuti.
Pertanto il sollevatore telescopico oggetto di furto, del valore di circa 50mila euro, veniva sottoposto a sequestro e preso in custodia, in attesa di ulteriori accertamenti e della successiva restituzione al legittimo proprietario. L’imprenditore, invece, veniva denunciato alla competente Autorità Giudiziaria di Larino per il reato di ricettazione. Quanto emerso nel corso del predetto contesto operativo dimostra ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, come la strada dell’illegalità – sebbene possa inizialmente apparire magari più semplice ed economicamente conveniente – alla lunga non paghi. Appare inoltre doverosa una seria riflessione circa il fatto che la stessa persona che oggi ritiene di aver usufruito di un vantaggio personale approfittando di un indotto illecito, come nel caso di specie, alimenta inevitabilmente un circolo vizioso basato sull’illegalità diffusa nel quale domani può diventare anch’egli, suo malgrado e stavolta a ruoli invertiti, una vittima.