Anno Giudiziario, calano le pendenze civili e penali, la digitalizzazione “salva” i processi. Iesulauro: “Garantire tempi giusti e qualità delle decisioni”

Il Paese ha sete di giustizia. Auspichiamo che quest’anno superi nei risultati l’anno precedente salvaguardando l’etica e la professionalità dei magistrati al fine di garantire al cittadino tempi e processi giusti“. E’ uno dei passaggi finali del presidente della Corte d’Appello di Campobasso, Rossana Iesulauro, nell’ambito dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2022 tenutasi questa mattina nel Palazzo di Giustizia del capoluogo. (qui articolo su relazione del Procuratore Generale Mario Pinelli)

Calano le pendenze civili e penali. Crescono i reati di truffa, spaccio di droga e indebita percezione di finanziamenti pubblici.
Mediamente, con eccezioni in alcune sezioni specifiche, i procedimenti pendenti sia civili che penali sono in calo rispetto all’anno precedente. In particolare per quanto riguarda il civile la Corte d’Appello, nonostante l’aumento di iscrizioni, chiude con 1.673 procedimenti pendenti rispetto ai 1.712 del 2020/2021. Stessa cosa per quanto riguarda la somma dei tre Tribunali, con Campobasso che compensa il leggero aumento di Isernia e Larino. Migliora anche il dato degli Uffici del Giudice di Pace nonostante le maggiori iscrizioni. Per quanto riguarda l’ambito penale, si registra l’aumento dei delitti di truffa, frode online, indebita percezione di finanziamenti pubblici e spaccio di stupefacenti.


La digitalizzazione del sistema giustizia salva i processi.
Veniamo da un lungo periodo di emergenza, per tanti versi dolorosa“, ha detto ancora la Iesulauro. “La pandemia ci ha posto di fronte a processi organizzativi e lavorativi legati alla digitalizzazione del tutto innovativi e necessariamente diversi rispetto a quelli impostati in precedenza“. Il processo telematico, con le restrizioni conseguenti alla pandemia, ha conosciuto un’ulteriore accelerazione, prevedendo trattazione scritta (con “depositi” telematici) della celebrazione delle udienze e partecipazione, in particolare alle udienze penali di persone detenute, internate o in stato di custodia cautelare, tramite un applicativo, Teams. Ciò ha permesso di tutelare dipendenti e utenti, e allo stesso tempo di non bloccare la macchina della giustizia.

L’Ufficio del processo: l’amministrazione della giustizia in modalità “industriale”.
Una delle novità legislative citate riguarda la riforma del sistema giudiziario e l’attuazione del cosiddetto Ufficio del processo. Nei prossimi mesi dovrebbero arrivare presso il distretto molisano 51 giovani laureati nell’ambito di una organizzazione complessiva con l’obiettivo di supportare il giudice nelle attività prodromiche, di ricerca e di sistematizzazione, incentivando la produttività senza pregiudizio per la qualità della decisione. E’ un passaggio epocale da un lavoro sostanzialmente artigianale a un’elaborazione industriale.

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