FAMILA WÜBER SCHIO 77
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 61
(24-10, 45-29; 60-48)
SCHIO: Sottana 5 (1/4, 1/4), De Shields 16 (5/9, 1/6), Laksa 15 (3/5, 2/7), Keys 12 (5/5), Gruda 12 (6/9); Andrè 2 (1/2), Verona 2 (1/3, 0/1), Crippa 11 (4/4, 1/2), Del Pero 2 (0/2 da 3). Ne: Dotto Fr.. All.: Dikaioulakos.
CAMPOBASSO: Trimboli 2 (1/4, 0/1), Chagas 9 (3/8, 1/3), Parks 7 (2/9, 1/4), Lawrence 8 (0/6), Gray 12 (3/6, 0/1); Nicolodi 7 (1/5, 1/4), Quiñonez 9 (3/4, 1/2), Togliani 7 (2/4, 1/2), Amatori, Trozzola. Ne: Vitali. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Foti (Milano), Martellosio (Milano) e Bettini (Ravenna).
NOTE: le due squadre hanno effettuato il riscaldamento con una t-shirt di sensibilizzazione per lo stop al conflitto tra Russia ed Ucraina con lo slogan ‘Stop war’. Infortunio (distorsione alla caviglia sinistra) al 15’34” per Gray (Campobasso), non più rientrata. Tiri liberi: Schio 10/13; Campobasso 16/16. Rimbalzi: Schio 43 (Keys 9); Campobasso 32 (Gray 8). Assist: Schio 23 (Sottana 7); Campobasso 12 (Trimboli 4). Progressione punteggio: 13-6 (5’), 31-20 (15’), 52-41 (25’), 71-50 (35’). Massimo vantaggio: Schio 21 (71-50); Campobasso mai.
La Molisana Magnolia cede di 16 sul parquet dell’imbattuta leader Schio e resta alla finestra in attesa di riscontri sull’infortunio occorso a Gray (una distorsione alla caviglia sinistra che sarà valutata nelle prossime ore, ma che, ad un primo riscontro, non dovrebbe destare particolari problematiche). I #fioridacciaio, alla seconda partita in meno di 48 ore, finiscono per pagare soprattutto in avvio gli sforzi del match di Sesto San Giovanni, provando a gettare – nonostante debbano già fare a meno di Gray – il cuore oltre l’ostacolo nel terzo periodo ed arrivando anche sotto la doppia cifra di svantaggio (52-43), ma dovendo poi subire un nuovo strappo delle venete che vanno ad indirizzare la contesa a proprio favore.
ALL’INSEGUIMENTO
Le leader Gruda e Sottana provano a mettere le cose in chiaro per le orange sin dall’avvio. Le scledensi infatti vanno sul 9-0 prima che Trimboli provi a dare una scossa alle sue. L’altra ex di giornata Chagas firma il -5, poi sono i liberi di Gray a dare ulteriore sostanza alle rossoblù (15-10) che subiscono un ulteriore break di 9-0 con cui le venete chiudono il quarto (24-10).
CON O SENZA RESHANDA
Reshanda Gray prova a caricarsi la squadra sulle spalle nel secondo periodo, portando le campobassane sino al -8 del 28-20. La tripla di Crippa riporta le scledensi ad un vantaggio oltre la doppia cifra. Poi un fortuito scontro con Crippa, mentre sta andando in terzo tempo verso il canestro, costa la distorsione alla caviglia di Gray, che non rivede più il parquet. Le magnolie si smarriscono e, a parte Lawrence (dai liberi) e Togliani (dal campo) non trovano la via del canestro con Schio che è avanti di 16 (45-29) all’intervallo lungo.
NUOVO SFORZO
Al rientro dagli spogliatoi le rossoblù provano a dare un’ulteriore scossa alla loro serata, arrivando con Parks prima e Lawrence (a cronometro fermo) poi sino a tre possessi di distacco. Qui, però, dopo un errore in attacco di Parks dà il ‘la’ ad un nuovo break veneto che, nonostante il successo parziale nel periodo per le campobassane, è sinonimo di -12 (60-48) al 30’.
ULTIMI TENTATIVI
Schio prova a chiudere i conti, anche se Quiñonez, con alcuni numeri da applausi, prova a tenere le sue in piedi. Poi è la lettone Laksa ad ampliare il margine. Il gap a metà periodo sale a quota 21 (71-50) con gli ultimi 300 secondi che rappresentano, semplicemente, il regno delle statistiche e l’occasione per l’ingresso in campo, sul finale, di Emanuela Trozzola.
A REFERTO CHIUSO
A mente lucida, per Mimmo Sabatelli, coach delle magnolie, l’analisi dei quaranta minuti effettivi di gioco sul parquet del PalaRomare è la lucida sintesi di un match che, per le rossoblù, era evidentemente viziato dai freschi sforzi del recupero disputato in Lombardia. «Sapevamo che non era semplice, perché affrontavamo una squadra sinora sempre andata a segno e che aveva lavorato una settimana intera senza partite nel mezzo, mentre noi, giovedì sera, abbiamo messo tante energie sul parquet. Purtroppo, nel nostro miglior momento, abbiamo dovuto fare i conti con l’infortunio di Reshanda e questo, nonostante gli sforzi di Nicolodi, Lawrence e Quiñonez adattata da quattro, ha finito col farci subire sotto le plance. Però abbiamo avuto un ulteriore momento d’orgoglio e potevamo avvicinarci nuovamente, poi, però, loro hanno ripreso margine e non c’è stato nulla da fare». Sulla situazione Gray, Sabatelli tranquillizza l’ambiente rossoblù: «Si sottoporrà nelle prossime ore ad ulteriori riscontri, ma dai primi accertamenti non sembrerebbe nulla di grave. Tuttavia, in vista degli impegni che ci attenderanno d’ora in avanti, abbiamo preferito non rischiarla, sperando che gli esami confermino le sensazioni emerse dal parquet». In effetti, ora, da martedì (la squadra avrà un giorno di riposo in più in virtù del doppio impegno a stretto giro di questo primo weekend di marzo), le magnolie inizieranno a preparare l’incrocio col Moncalieri. «Sarà un’altra battaglia perché le piemontesi con l’acquisto della belga Julie Vanloo hanno dato ulteriore smalto alle loro qualità e, per noi, la sfida contro di loro avrà un valore fondamentale».
TESTA ALL’ARENA
Il match con le piemontesi, peraltro, in programma domenica 13 marzo con palla a due alle ore 18 segnerà il ritorno all’Arena per il quintetto di coach Mimmo Sabatelli che avrà poi, per la regular season, altre due gare interne in un ciclo quasi da back to back tra mercoledì 30 marzo alle ore 16 (il recupero con Costa Masnaga) e sabato 2 aprile alle 20.30 contro Sesto San Giovanni per il venticinquesimo, e penultimo, turno della prima fase.
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