Nella mattinata di oggi 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, la Polizia di Stato di Campobasso ha curato la realizzazione di un’iniziativa di sensibilizzazione della cittadinanza sul tema della violenza di genere, nel corso della quale personale della Questura ha distribuito del materiale informativo fornito dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, relativo alla campagna permanente di informazione e sensibilizzazione “Questo non è amore”.
Nella circostanza, nonostante le difficili condizioni metereologiche, il personale della Questura è stato presente oltre che in piazza Gabriele Pepe, anche all’interno dell’ospedale “A. Cardarelli” del capoluogo, dove, presso alcuni reparti, ha incontrato il personale femminile medico ed infermieristico del nosocomio. Alle donne dell’ospedale cittadino è stato offerto anche un ramoscello di mimosa, simbolo della forza delle donne e della loro capacità di rialzarsi dopo ogni difficoltà. Il personale della Polizia di Stato ha avuto così modo di dimostrare l’impegno quotidiano nella lotta contro la violenza sulle donne, anche attraverso l’illustrazione dei contenuti del materiale informativo distribuito in mattinata.
Il camper della Polizia di Stato fa tappa nei comuni della provincia di Isernia.
La Polizia di Stato di Isernia è vicina alle donne e alle vittime di violenza di genere. Anche oggi, un camper della Polizia di Stato con a bordo un’équipe multidisciplinare composta da operatori specializzati della Questura è stato presente in Piazza Celestino V, nell’ambito della campagna di informazione e sensibilizzazione denominata “Questo non è amore”, una delle più incisive che siano state realizzate, con lo scopo di favorire l’emersione del fenomeno della violenza di genere, soprattutto attraverso un contatto diretto con le potenziali vittime.
Spesso le vittime di violenza sono restie a chiedere aiuto perché, il più delle volte, l’aggressore è una persona a cui la vittima è legata da vincoli affettivi, che determinano una condizione di grave stress emotivo e psicologico. Non basta, quindi, applicare la legge: è necessario assicurare alla donna accoglienza, informazioni e sostegno, necessari ad uscire dalla condizione di soggezione e isolamento che sta vivendo. Per questo motivo in alcuni centri della provincia (Isernia, Agnone, Fornelli, Frosolone, Capracotta) sono stati programmati incontri informativi: a bordo di un camper, personale specializzato della Questura, sempre pronto ad affrontare ogni problematica riguardante questa terribile forma di violenza e consapevole dell’esistenza di un “sommerso” che troppo spesso non si traduce in denuncia, ha incontrato ed ascoltato le persone che si sono avvicinate, non solo donne.
Ricordiamo che nel 2019, nella Questura di Isernia, è stata inaugurata una “stanza di ascolto riservato” dedicata alle vittime di genere o comunque vulnerabili (vittime di disagio anche minorile), intitolata a Stefania Cancelliere, 39enne nata ad Isernia, barbaramente uccisa dal marito il 27.06.2012 a Legnano (MI). Nell’accogliente cornice della stanza, nel corso degli anni, si sono tenuti numerosi incontri, alcuni drammatici, altri semplicemente informativi: ogni vicenda è stata affrontata con competenza, professionalità e riservatezza, comunque sempre con la massima sensibilità, per intercettare e gestire al meglio il disagio e le paure delle vittime o di testimoni vulnerabili, ma anche per fornire consigli e indicazioni.